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PEROSA CANAVESE

Elezioni: in pole il vice sindaco Detragiache

Elezioni: in pole il vice sindaco Detragiache

Il vice sindaco Flavio Detragiache potrebbe essere il sindaco dei prossimi cinque anni. La sua candidatura, vox populi, è data per certa anche se, oggi, di ufficiale non c’è ancora nulla. Figlio di Guido, compianto ex sindaco del paese scomparso nel giugno dello scorso anno, Flavio Detragiache sarebbe la figura indicata dalla maggioranza per ricoprire l’incarico nel segno della continuità. Il sindaco uscente, Michele Borgia, infatti, non può più candidarsi a causa dei tre mandati consecutivi. Borgia potrebbe essere candidato nella lista, ma anche sulla sua presenza, al momento, non c’è nulla di scontato. 

Poi la verità è che proprio il sindaco avrebbe confessato a qualcuno del suo gruppo la volontà a ricandidarsi in lista per proseguire nel lavoro fin qui svolto. 

Due, in particolare, i progetti da portare a compimento prima del passaggio di consegne: l’inaugurazione del parco giochi e del salone pluriuso. 

Chiamiamoli “regali alla cittadinanza”.

Il sindaco uscente Borgia

Una data ancora non c’è. 

 “Sono molto contento di quel che ho fatto in questi quindici anni” commenta Borgia. 

Durante i tre mandati da sindaco, Borgia, ha davvero portato a termine molte opere pubbliche. I lavori di restauro della Chiesa conclusi nel 2020, grazie alla gentile partecipazione della benemerita concittadina Lidia Bertasso. 

Alcune opere viarie tra cui la rotonda realizzata, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, a nord del paese, lungo la provinciale 77 verso Romano il cui progetto iniziale prevedeva una spesa di 250 mila euro di cui un terzo a carico dell’Amministrazione comunale e il resto dell’azienda La Foresteria srl di Torino insediatasi con una struttura ricettiva.

Top secret, invece, per quanto riguarda una eventuale seconda lista. Anche i tre consiglieri che siedono sui banchi della minoranza, Daniele Rigoni, Roberto Elia e Gregorio Prestia non hanno ancora comunicato quale sarà la loro decisione. 

A dirla tutta fino in fondo, però, l’attuale minoranza era nata, cinque anni fa, da una costola della lista di Borgia. Si erano candidati in una lista “satellite” per poter così evitare che altre liste provenienti da altri paesi potessero portare via voti o non si raggiungesse il numero minimo di elettori. 

Morale? In questi cinque anni una minoranza non c’è mai stata. 

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