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Pont Canavese

Una valle piange il suo storico panettiere

La comunità piange Livio Cibrario, aveva 71 anni

Livio Cibrario

Livio Cibrario

Aveva solo 71 anni Livio Cibrario, pontese d’adozione deceduto nei giorni scorsi. Era molto conosciuto per il suo mestiere di panettiere, che ha svolto per molti anni e sempre ad Oltresoana. La borgata, che per le sue dimensioni costituisce quasi un “paese nel paese”, ha avuto per molto tempo negozi propri: la panetteria-alimentari con vendita anche di gelati, la tabaccheria-cartoleria, l’abbigliamento. Tutti nelle adiacenze di Piazza Sant’Anna, luogo centrale di ritrovo, sulla quale si affacciano la cappella omonima ed anche il lavatoio pubblico, servizio non propriamente essenziale negli ultimi decenni ma molto importante fino agli Anni Sessanta-Settanta.
Nei tempi in cui ci si muoveva prevalentemente a piedi, il ruolo di una panetteria era fondamentale perché il pane lo si doveva comprare tutti i giorni e sarebbe stato troppo lungo e scomodo andare fino al centro del paese. Per questo il suocero di Cibrario e suo predecessore, Duilio Valsoano, era un personaggio importante, più dei suoi colleghi del concentrico, che erano numerosi mentre lui non aveva concorrenza. Poteva inoltre vantare un tipo di panificazione tradizionale, basato sull’utilizzo del forno a legna e della lunga lievitazione.
Quando Livio Cibrario sposò Marita Valsoano svolgeva tutt’altro lavoro. Solo in seguito cambiò professione, prendendo il posto del suocero e dando una mano alla moglie, che gestiva il negozio. Oltre a mantenere le caratteristiche di genuinità dei prodotti, attraeva i clienti grazie al suo modo di fare: possedendo un carattere estroverso e socievole, era portato per lo scherzo. Anche se nel frattempo i negozi di alimentari ad Oltresoana erano diventati due, lui aveva acquisito dei nuovi clienti grazie proprio alle caratteristiche del suo pane, adatto a chi aveva problemi di colesterolo alto. Lo avevamo visto, il suo ”pastin” nell’ottobre 2011, nell’ambito di una serie di articoli sui panificatori del Canavese che “La Voce” aveva realizzato.
Quattro anni fa era andato in pensione e, come accade ormai quasi sempre quando un commerciante o un artigiano lascia per raggiunti limiti di età, il negozio era stato chiuso anziché ceduto.
Visto che amava stare fra la gente, il neo-pensionato trascorreva però molte ore al Circolo ARCI di Oltresoana, il cosiddetto “circoletto”, che è gestito dalla figlia Livia e che costituisce un punto di ritrovo fisso per giovani ed anziani della borgata ma anche per gli altri pontesi.
Ea malato da tempo, Livio Cibrario, ed è deceduto a Torino il 26 marzo. Il funerale si è tenuto nel pomeriggio del 29 a Santa Maria, altra chiesa cara agli abitanti di Oltresoana, per poi essere portato a Mappano per la cremazione.
Fra i manifesti che ne annunciano la scomparsa c’è quello della FIDAS: era stato infatti un donatore di sangue e aveva ottenuto la Medaglia d’Oro per le tante donazioni.

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