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Cronaca
22 Marzo 2023 - 22:03
Aveva messo in piedi un sistema di spionaggio efficiente, coinvolgendo anche un altro uomo, per riuscire a capire e copiare il funzionamento di un innovativo macchinario che produce gabbiette per la chiusura di tappi in sughero di vini spumante, all'interno dello stabilimento Icas di San Bernardo di Ivrea.
Un imprenditore di 57 anni, domiciliato a Olbia, ma operante a Tempio Pausania, è finito nel mirino degli uomini delle Fiamme Gialle del Comando provinciale di Sassari che, attraverso un'operazione denominata "Oro di Gallura", sotto la direzione della Procura della Repubblica di Ivrea e di Tempio Pausania, e grazie alle indagini eseguite dal Gruppo di Olbia, guidato dal capitano Carlo Lazzari, sono riusciti a sventare un tentativo di spionaggio industriale nell'adotto del settore della lavorazione del sughero.
Il 57enne aveva lavorato come montatore meccanico proprio all'interno della fabbrica piemontese fino all'agosto del 2019. Ed è durante il suo lavoro che sarebbe riuscito, con l'inganno, a convincere un suo ex collega operaio a filmare con lo smartphone il macchinario in azione, entrando così in possesso di informazioni rilevanti come, ad esempio, la forma di alcuni componenti meccaniche esterne della macchina e la sequenza di singolari movimenti di lavorazione del filo metallico che incastona il tappo di sughero.
Tutte queste preziose informazioni raccolte e documentate dall'uomo, sul settaggio della macchina, sui tempi dei movimenti e sulla messa a punto della stessa, avrebbero dovuto rimanere segrete, perché protette dalle norme sulla tutela dei brevetti industriali. L'uomo poi avrebbe costituito una propria impresa individuale di fabbricazione di macchine utensili per la formatura dei metalli con sede legale e di produzione a Tempio Pausania, dove aveva intenzione di usare per il proprio profitto i segreti industriali che era riuscito a carpire in maniera illegale.
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