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18 Dicembre 2022 - 11:37
Una mozione che, se approvata (e il "se" e un "se" che fa molto male"), impegnerà il Sindaco, la Giunta e il Presidente del Consiglio ad organizzare, in tempi certi, l’apertura di uno “sportello stranieri” almeno due mezze giornate alla settimana e ad individuare una persona in grado di lavorare in rete con le altre organizzazioni (Sindacati, CAF, Consorzio In.Re.Te, Coperative, studi legali) che a diverso titolo si occupano delle problematiche degli stranieri residenti nel nostro territorio.
Questo chiederanno le Opposizioni durante il prossimo consiglio comunale. Non è neanche la prima volta che lo fanno. Primi firmatari: Gabriella Colosso del Pd e Massimo Fresc dei cinquestelle.
"Come dice lo statuto - commentano di due - la Consulta Stranieri è stata istituita dal Comune d’Ivrea per favorire l’integrazione sociale degli stranieri, promuovere la loro partecipazione alla comunità eporediese, contribuire allo sviluppo dei valori della solidarietà e dello scambio interculturale, formulare proposte da sottoporre all’attenzione della Giunta....".
E invece? Tutto il contrario di tutto. In diverse occasioni la Consulta, in passato, ha sollecitato, nel rispetto dei ruoli istituzionali e con spirito collaborativo e costruttivo, l’Amministrazione a favorire la riorganizzazione di un servizio di informazioni più efficiente. Ci aveva provato, nello scorso mese di febbraio, anche il presidente Lekbir Nekkaz con una lettera al Sindaco a cui aveva risposto l'assessora (della Lega) Giorgia Povolo, in sintesi, "mandandoli a stendere".
L'assessora Giorgia Povolo
In realtà uno Sportello c'è ma si occupa di tutto e di niente senza riuscire a supportare gli stranieri in modo adeguato e professionale.
"In diverse sedute della Consulta - scriveva ormai quasi un anno fa Lekbir Nekkaz - le comunità di cittadini stranieri avevano segnalato e descritto con esempi concreti l’importanza di poter nuovamente usufruire per alcune ore alla settimana di uno sportello specifico al fine di ricevere informazioni e consulenze relative alle loro pratiche, incombenze complicate in quanto legate a una limitata padronanza della lingua italiana e alle prassi burocratiche previste nel nostro paese. La risposta firmata dall’Assessore alle politiche sociali Giorgia Povolo non asseconda neppure una delle proposte di miglioramento del servizio formulate dalla Consulta, un’occasione persa per riaprire il dialogo e accogliere una parte dei piccoli miglioramenti proposti. La deriva presa dall’Amministrazione ci preoccupa perché non favorisce la vita dei cittadini stranieri, non aiuta l’integrazione tra le diverse comunità e rischia di compromettere il rapporto di fiducia necessario tra Giunta e Consulta ...".
Lekbir Nekkaz, presidente della Consulta Stranieri
Morale? Fresc e Colosso promettono battaglia. Sanno bene che il problema più grosso è la Lega di Anna Bono e Mara Bagnod che sugli stranieri ha tutto un modo suo di pensare e di vedere... Facile prevedere già oggi un dibattito piuttosto acceso e vivace..
"L'attuale servizio - incalzano - non riesce a soddisfare le specifiche esigenze e l’alternanza di più persone crea una discontinuità nelle comunicazioni con risposte non adeguate alle diverse esigenze d’aiuto richieste che sono importanti e spesso decisive... I cittadini stranieri si trovano spesso a dover attivare procedure burocratiche e a richiedere informazioni a diverso titolo, queste operazioni sono complicate perché legate alla povertà di relazioni e di conoscenze specifiche dei richiedenti, da una limitata padronanza della lingua italiana e delle complicate prassi burocratiche previste nel nostro paese...".
La verità è che in passato non è stato così. Tutto è morto con l'arrivo del centrodestra al governo della città...
Chi siede nel cda della consulta?
Lekbir Nekkaz (Presidente), associazione Al Wafa onlus, Maria Jeanga (Vice Presidente), Marian Badea Edwin, rappresentante stranieri, Davide Rodda, Consorzio IN.RE.TE, Elena Gobbi, CPIA 4, Jessica Passafiume, associazione Eshorouk-Aurora, Mario Zannini, associazione MOABI
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