Il 31 maggio 2022, in preparazione della Festa della Repubblica, l’Anpi di Ivrea e Basso Canavese ha distribuito agli alunni del CPIA e alla Consulta Stranieri copie della Costituzione italiana tradotte in varie lingue: inglese, francese, arabo e russo. In ciò facendo seguito a quanto annunciato qualche giorno prima. Resta da rimarcare l’interesse suscitato negli alunni (adulti provenienti da vari Paesi: Brasile, Nigeria, Ciad, Marocco, Est europeo) nello scoprire attraverso la Carta costituzionale i diritti (e i doveri) che essa accorda a tutti i Cittadini. Essi, in procinto di diventarlo, hanno preso coscienza di quanto può essere loro riconosciuto dalle leggi fondamentali dello Stato. I loro occhi (dietro le mascherine) brillavano di sincero interessamento, di partecipazione e coinvolgimento. Gabriella Colosso e il presidente dell'Anpi Mario Beiletti hanno illustrato in particolare alcuni articoli, come il 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Oppure l’articolo 11: “ L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni…”E’ stato però ricordato, come ammoniva Piero Calamandrei: “Però, vedete, la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta: lo lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno, in questa macchina, rimetterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere quelle promesse, la propria responsabilità…”Un momento importante che ripeteremo il prossimo anno, con un progetto che coinvolgerà gli studenti del CPIA (e non solo) per una maggior conoscenza della Costituzione.
L'intervento di Gabriella Colosso
L’Italia è una REPUBBLICA democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della COSTITUZIONE.Il 2 giugno non è solo l’anniversario della nascita della Repubblica Italiana: è molto di più. La Festa della Repubblica ci ricorda (e ci deve ricordare) anzitutto quel 2 giugno del 1946, 76 anni fa, quando milioni di italiani furono chiamati alle urne per il referendum istituzionale in cui decidere la forma di Stato e, tra monarchia e repubblica, scelsero la Repubblica. Ma, lo ripetiamo, non vi è solo questo. Oltre a scegliere la forma istituzionale, il 2 giugno 1946 si votò anche per scegliere i membri dell’Assemblea costituente, ovvero coloro che da lì in poi scrissero la Costituzione, la legge fondamentale dello Stato italiano. Inoltre per le elezioni del 2 giugno 1946 venne indetto, per la prima volta in Italia, il suffragio universale. E per la prima volta in Italia le donne poterono votare in un’elezioni a livello nazionale. Ma il 2 giugno è importante anche perché ci ricorda quello che è successo prima di quella data, come si è arrivati a quel giorno, a quel referendum. L’Italia usciva dal Ventennio fascista, dalla seconda guerra mondiale e da una tremenda guerra civile, dalla lotta partigiana della Resistenza contro l’occupazione nazista e contro la dittatura fascista: donne e uomini ebbero a cuore il futuro dell’Italia e lottarono per la libertà, si impegnarono e agirono per il futuro. E il 2 giugno ci ricorda anche quello che è venuto dopo. Ci ricorda cosa vuol dire vivere in una Repubblica democratica, cosa che forse diamo troppo spesso per scontata. Ci ricorda il valore della nostra importante Costituzione, di cui spesso parliamo ma che forse non così spesso conosciamo bene. Ci ricorda che noi, popolo italiano, abbiamo dei doveri (oltre che dei diritti). Ci ricorda l’importanza del nostro impegno, della nostra partecipazione, per il bene dell’Italia di oggi e, soprattutto, di domani. In tutto questo sta l’importanza del 2 giugno. Ecco perché abbiamo deciso, per questo 2 Giugno 2022, di donare delle Costituzioni (tradotte in diverse lingue) alle studentesse e studenti del CPIA di Ivrea e alla Consulta Stranieri del Comune di Ivrea.
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