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Politica
12 Dicembre 2022 - 23:48
Le iniziative organizzate allo Zac! di Ivrea, domenica 11 dicembre, sono state importanti e partecipate.
Si sono condivisi con tutti i cittadini presenti i valori e le tradizioni delle diverse comunità che animano la nostra città.
E’ stato un pomeriggio di festa e amicizia; si è ballato, cantato, recitato, si sono condivise le tradizioni rumene e moldave.
Le peculiarità delle diverse culture sono una ricchezza per la nostra comunità, portano vitalità e stimoli culturali e sono un ampliamento delle nostre possibilità di vivere e dare senso.
Sarebbe stato importante se alla festa di domenica avessero potuto partecipare coloro che temono la diversità e guardano con sospetto le diversità culturali; se fossero stati presenti avrebbero cantato e riso sentendo viva quell’unica e multiforme comunità umana a cui apparteniamo.
Ma alcuni, anche ad Ivrea, non favoriscono l’ascolto e l’integrazione. Il Sindaco e le parti più aperte e democratiche del governo cittadino sono condizionate della chiusura di alcuni Consiglieri comunali della maggioranza che non favoriscono la realizzazione dei fini che hanno motivato la nostra comunità ad istituire la Consulta.
Il Sindaco e le parti più aperte e democratiche del governo cittadino sono condizionate della chiusura di alcuni Consiglieri comunali della maggioranza che non favoriscono la realizzazione dei fini che hanno motivato la nostra comunità ad istituire la Consulta
Sono finalità alte che vogliamo ricordare: favorire l’integrazione sociale degli stranieri, promuovere la loro partecipazione alla comunità eporediese, contribuire allo sviluppo dei valori della solidarietà e dello scambio interculturale, formulare proposte da sottoporre all’attenzione della Giunta comunale.
Durante le riunioni della Consulta sono state più volte manifestate e argomentate una serie di difficoltà relative ai servizi di supporto e aiuto erogati dal Comune, ma queste esigenze non sono state assecondate dall’Amministrazione.
Il Presidente della Consulta, in una lettera inviata al Sindaco descrive la situazione: “L’attuale servizio comunale di supporto ai cittadini stranieri non riesce a soddisfare le specifiche esigenze delle Comunità straniere, risulta infatti difficoltoso poter contattare i responsabili e l’alternanza allo sportello di più persone crea una discontinuità nelle comunicazioni; le informazioni e il supporto agli stranieri che eroga lo sportello non sono adeguate alle diverse esigenze d’aiuto richieste”.
La Consulta è giunta, partendo dall’esame delle difficoltà esposte e dalle esperienze legate ai servizi erogati in passato dall’Amministrazione, a formulare alcune proposte che possono migliorare i servizi erogati: ” … organizzare l’apertura di uno sportello stranieri che si occupi in modo specifico delle problematiche a cui abbiamo fatto riferimento e che tale sportello possa garantire la sua operatività almeno due mezze giornate alla settimana; individuare una figura responsabile preparata alle esigenze del servizio e favorirla nella sua formazione e nel suo lavoro in rete con altre organizzazioni“.
Abbiamo appreso che la Consulta, sebbene la stessa abbia manifestato il suo interesse a partecipare alle riunioni che coordinano gli aiuti agli esuli della guerra in Ucraina ospiti nella nostra comunità e sebbene la stessa abbia organizzato su questo tema un’importante riunione il 15 marzo coinvolgendo operatori sociali, associazioni del terzo settore, sindacati e rappresentanti dei consorzi socio assistenziali del territorio, è stata sistematicamente esclusa dagli incontri relativi ai profughi .
Non possiamo credere che non esistano sensibilità “adeguate” all’interno della maggioranza e accettare che tutti i gruppi politici che governano la nostra città si sentano rappresentati da azioni polemiche e di chiusura.
Se la Consulta lo riterrà utile porteremo la situazione che abbiamo descritto all’attenzione del Consiglio Comunale al fine di riaprire un vero dialogo capace di risolvere i problemi evidenziati dai nostri concittadini..
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