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Nole
01 Giugno 2023 - 20:48
Asilo
Si è svolta oggi, 1 giugno, la valutazione delle due offerte che sono state presentate per la gestione dell'asilo nido di Vauda, frazione di Nole. I termini del bando sono scaduti lo scorso 23 maggio. I due soggetti candidati sono la cooperativa sociale Gialla e la cooperativa sociale Nuova Vita. Sapremo dunque a breve chi gestirà il nuovo asilo di Vauda.
Si avvicina quindi la possibilità che l'asilo possa aprire a settembre, dopo che l'amministrazione nolese, guidata da Luca Bertino, ci ha investito più di un milione di euro. Il primo bando, pubblicato l'estate scorsa, era andato deserto, e così l'amministrazione aveva provveduto ad ampliare il numero di bambini che la nuova struttura potrà ospitare: dai diciannove pensati inizialmente si passerà a trenta.
Luca Bertino, sindaco di Nole
L'obiettivo, ha spiegato più volte Bertino, è coprire il servizio di asilo nido per una buona percentuale di bambini nolesi sotto "L'Unione Europea - aveva detto Bertino - ha aumentato l'obiettivo per l'Italia di copertura non più del 33,33% della popolazione residente della fascia 0-3 anni, ma al 45%. Addirittura si arriverà quindi a dover coprire 60 bambini. Per noi sarebbero i 30 posti su Grange e i 30 posti su Vauda".
Ecco, a proposito di Grange: il bando per la realizzazione da zero di questo secondo asilo nido è partito il 24 maggio, e chiuderà i battenti l'8 giugno. Inizialmente i lavori per la realizzazione della struttura dovevano essere appaltati entro fine marzo, poi il termine è stato prorogato di due mesi e, adesso, è stato ulteriormente prorogato a fine giugno. Una scadenza ancora strettissima. In questo caso, a permettere la realizzazione dell'asilo saranno i soldi del Pnrr.
Bertino vuole dunque concludere il suo secondo mandato, dopo il quale non potrà più ricandidarsi alla carica di primo cittadino, puntando in maniera massiccia sulla scuola. Aprendo a settembre l'asilo di Vauda e tagliando il nastro per la nuova struttura di Grange.
"Un asilo per campanile? Follia insostenibile"
"C’è un grosso errore di fondo nella logica che muove questa parte del PNRR: invece di sperperare i fondi in migliaia di micro-progetti comunali, queste reti di servizi dovrebbero essere gestite a un livello territoriale. Nello specifico, il servizio di asilo nido è sicuramente uno (ma non l’unico!) degli elementi che può aiutare a sostenere le nuove famiglie, ma avere un asilo per campanile è una follia insostenibile, se pensiamo che accanto a noi Cirié si appresta a varare, sempre con fondi PNRR, addirittura un Polo dell’infanzia".
Costruire Futuro
Così la minoranza consiliare di Costruire Futuro in una nota a proposito dei progetti. "Perché non ragionare per poli territoriali, coordinati tra più comuni, e per interventi strutturali? Condanniamo fermamente questa logica a cui anche la maggioranza Bertino si è accodata, aggiungiamo che due asili nido nel nostro comune sono sicuramente fuori da ogni concetto di buon senso, e che non è troppo lontana nel passato l’epoca in cui si costruirono ovunque opere simili per poi dismetterle pochi anni dopo perché costose e insostenibili per i comuni".
Su Vauda, invece, "abbiamo già detto che è stato un capriccio elettorale che è già costato finora ai cittadini oltre un milione di euro, e che ha aggiunto altri 50.000 euro di nuovi costi per opere di adeguamento nelle ultime settimane. Un pozzo senza fondo trascinatosi per cinque anni; se davvero a settembre aprirà i battenti, ci sarà ben poco da festeggiare. Quanto ai potenziali soggetti concessionari, tra Roma e Torrazza Piemonte non si può proprio dire che siano espressione del territorio…".
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