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San Benigno Canavese
12 Maggio 2023 - 17:50
Ramon Verdoia
Ramon Verdoia è nato a Torino il 26 ottobre 1970 e la sua vita è caratterizza da un grande amore: quello per la subcultura Paninara degli anni ‘80. Il suo desiderio è quello di trasportare quegli anni in quelli attuali per mantenerli vivi, ma di farlo in chiave moderna, cercando di avvicinarvi anche i più giovani.
Ramon Verdoia
“Da piccolo sono stato un bambino molto vivace ma ‘per bene’, di quelli che adoravano ‘spiccare’ nelle foto di classe, nel gruppo, volevo sentirmi un po’ ‘diverso’, ma nel senso buono del termine… questo tipo di persona lo sono tutt’oggi - comincia a raccontare -. Da grande mi sarebbe piaciuto fare il pilota, diventare come quelli del film ‘Top Gun’ e così mi sono iscritto al Carlo Grassi di Torino. Mi sono diplomato e l’anno dopo mi sono arruolato nell’esercito, dove sono diventato Tenente, e vi sono rimasto all’interno dai 21 ai 25 anni”.
Da bambino
Da bambino con la mamma
Da bambino con il papà
Da adolescente
Nell'esercito
Una volta lasciata la carriera militare, Ramon Verdoia ha iniziato a lavorare nella scuola guida di un’amica. Aveva il brevetto di istruttore e ha cominciato a insegnare, attività che svolge tutt’oggi.
Ma non è tutto, perché Ramon fa anche altro nella vita, e questo “altro” è diventato sempre più predominante nel tempo, in particolare da quando si è reso conto del potenziale dei social media. Da quindici anni circa ha riportato in auge il mondo Paninaro e negli ultimi dieci anni è diventato a tutti gli effetti un influencer. “Avevo moltissimi filmati di quando ero bambino e ragazzino dato che mio zio aveva una telecamera e la usava spesso per riprenderci. Io, ovviamente, non perdevo occasione per mettermi in mostra… mi sono, così, ritrovato ad avere un sacco di filmati degli anni 80’ e 90’ che ho condiviso con gli amici in privato, ma con l’avvento dei social ho iniziato a renderli pubblici - spiega -. Amando molto il mondo Paninaro anni ‘80 mi sono focalizzato sempre più su questo ambito e oggi lo faccio a 360 gradi - precisa -. Dal 2006, con l’aiuto di Fabio Notario, oggi digital creator che in passato è stato mio allievo di scuola guida, ho aperto il mio canale YouTube. E’ iniziato tutto per gioco, ma piano piano ha catalizzato l’attenzione di un numero sempre maggiore di persone. Con Fabio abbiamo anche girato dei lungometraggi e uno, ‘il ritorno dei Paninari’, è stato persino premiato al programma Rai ‘Stracult’ condotto da Nino Frassica. Fra le tante cose fatte insieme abbiamo anche girato 48 puntate di un format, pubblicato sui miei social, che abbiamo battezzato ‘Paninaro’: ogni puntata era dedicata ad un numero della famosa rivista omonima degli anni ‘80 e in aggiunta io conducevo una rubrica che spiegava il mondo Paninaro. Oggi ho rimesso in campo la riedizione, tutta nuova, di quella famosa rivista, con l’ok del suo originario editore Davide Rossi” racconta.
Con Nino Frassica
Ramon Verdoia con Davide Rossi
La riedizione del giornalino "Paninaro" messa in campo da Ramon
Ramon ha letteralmente anticipato i tempi, infatti nel 2014/15 già pubblicava i primi video nei quali presentava i vari outfit, un qualcosa diventato poi di gran moda e che di gran moda lo è tutt’oggi.
Ha collaborato con marchi importanti legati al mondo Paninaro, ad esempio lo scorso anno, per i 70 anni di Moncler, è stato protagonista di un servizio realizzato a Milano; e quest’anno, per i 50 anni di Timberland, ha realizzato una grossa intervista, prendendo così parte al docu-film che narra il percorso del marchio nel tempo.
Per seguirlo online basta cercare il suo Canale YouTube e i suoi facebook e Instagram sotto il nome Bircide… “Questo è il mio secondo nome, il mio nome d’arte: Bircide (il Paninaro) per l’esattezza. Come è nato Bircide? Ha preso vita in quarta liceo, l’ho inventato cercando di scegliere una parola non esistente sul vocabolario italiano” racconta.
Con Den Arrow, un caro amico
Con Flavio Insinna
Con Gazebo, il cantante di "I like Chopin"
Con Mago Forest
Con Luca Ward
E non è finita qui… fra le arti di Ramon, o meglio di Bircide (il Paninaro), c’è anche quella di essere un ottimo venditore. Lo era già da bambino quando metteva, per scherzo, in vendita a basso prezzo i motorini degli amici, piuttosto che le case dei loro genitori, su giornali come ‘Secondamano’. “Chiamavo per far pubblicare l’inserzione, proponevo l’articolo in questione a prezzi davvero bassi, davo il numero di telefono e gli ignari proprietari ricevevano un sacco di chiamate. Vendendo quelle ‘occasioni non vere’ ho capito il grande potenziale degli annunci e così, da adolescente, ho iniziato a vendere seriamente… e devo dire di saperci davvero fare, in particolare quando si tratta di qualcosa che amo. Da vent’anni ho aperto il mio negozio online, che si chiama Princide Shop, e qui vendo abbigliamento e gadget anni ‘80” afferma.
Da grande amante degli anni ‘80 è anche un collezionista di moto del periodo e almeno una volta all’anno organizza un raduno; i suoi veicoli, all’occorrenza, li ha anche resi disponibili per girare film… è stato il caso, ad esempio, di “Nessuno come noi”, dove è stato anche costumista e ha recitato un parte. Non mancano inoltre i raduni Paninari e l’ultimo lo ha organizzato lo scorso 6 maggio a Chivasso.
Con Volfango De Biasi (a sinistra) regista del film "Nessuno come noi" e l'attore Alessandro Preziosi (a destra)
Con Luca Bianchini, lo scrittore torinese dal cui libro presero ispirazione per il film "Nessuno come noi"
Nella vita di Ramon c’è poi anche lo spazio per l’amore: è sposato con Giulia e hanno una bimba di nome Clizia. Un nome che lui ha voluto perché legato ad un suo sogno adolescenziale connesso con l’attrice Barbara Blanc, che interpretava la protagonista, Clizia, nel film “Sposerò Simon Le Bon”. Ramon ha anche avuto la fortuna di intervistare l’attrice in occasione di un raduno a Milano.
Con Giulia il giorno delle nozze
Con la figlia Clizia e la moglie Giulia
Con Barbara Blanc
“Oggi mi ritengo un uomo soddisfatto, ma ho un grande desiderio, ovvero quello di collaborare con tutti i grandi marchi che hanno reso grande l’era Paninara. Ho già cominciato a farlo con alcuni, ma vorrei proseguire su questa strada ad ampio raggio. Ci tengo poi davvero un sacco a mantenere viva quell’epoca e a farla apprezzare e conoscere anche a chi non c’era in quegli anni” afferma e ci saluta sorridendo.
Ramon Verdoia in sella da una delle sue moto
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