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Cronaca
06 Agosto 2024 - 23:11
Guardia di Finanza
La Guardia di Finanza, su incarico della Corte dei Conti di Torino, ha ottenuto gli atti riguardanti una delibera del Comune di Chivasso del luglio di un anno fa. La delibera in questione prevede il versamento di circa 650 mila euro all’Agenzia Territoriale per la Casa (Atc) per coprire i debiti accumulati dagli inquilini morosi delle case popolari.
L’intera somma è stata pagata in un’unica soluzione, utilizzando parte dell’avanzo di amministrazione. Questo debito non era extra-bilancio, ma registrato come “passività pregressa”. La decisione, all’epoca aspramente criticata dalla minoranza del consiglio comunale, ha portato la questione all’attenzione della Corte dei Conti, la quale ora indaga per fare chiarezza.
Palazzo Santa Chiara
La somma comprende circa 450 mila euro di morosità incolpevoli accumulati dal 2008 al 2019 e quasi 200 mila euro di morosità colpevoli dal 2019 ad oggi. La questione coinvolge 64 famiglie residenti in via Togliatti, corso Galileo Ferraris e via Ajma.
Per le morosità incolpevoli, esiste un fondo comunale e regionale che copre le quote non pagate dagli inquilini.
Nonostante il Comune abbia versato la sua parte, dal 2008 in poi, le somme erano inferiori rispetto a quanto richiesto dall’Atc. Ad esempio, nel 2009, il Comune ha versato 49.913 euro, mentre doveva ancora 78.475 euro a fronte di una morosità totale di 128.388 euro.
La situazione è più critica per le morosità colpevoli, che riguardano chi potrebbe pagare l’affitto ma non lo fa. In base alla normativa regionale, se l’inquilino non paga, il Comune ha 30 giorni per rescindere il contratto. In caso contrario, deve coprire l’importo dovuto. L’ex assessora al welfare, Tiziana Siragusa, aveva dichiarato: “Abbiamo deciso di chiudere definitivamente questa partita”.
Dal fronte dell’opposizione, Claudia Buo ha sollevato forti critiche: “Chivasso si trova a fronteggiare un enorme problema economico e sociale. È devastante pensare di pagare anche gli affitti di chi può permetterselo ma sceglie di non pagare. Serve maggiore prudenza e trasparenza”.
La Corte dei Conti ora deve chiarire le presunte irregolarità nelle procedure di recupero delle morosità colpevoli da parte dei funzionari comunali e la mancanza di vigilanza da parte degli amministratori.
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