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La commissione etica? Una mezza farsa...

In Consiglio comunale è stata presentata l’indagine sulla lite di giugno tra Scinica e Doria... Le polemiche non si placano

Chivasso

Palazzo Santa Chiara a Chivasso

Ve la ricordate la lite nel Consiglio comunale del 18 giugno tra Matteo Doria e Giovanni Scinica, che sfociò nella richiesta di un’indagine della commissione etica per stabilire chi avesse offeso chi?

Bene, mercoledì scorso, nell’ultima seduta consiliare prima della pausa estiva, la commissione, composta da Peroglio (Pd), Davico (Sinistra Ecologista) e Prestìa (Per Chivasso) s’è espressa.

E il risultato è una tirata d’orecchie ai due consiglieri e una reprimenda generale sul comportamento tenuto dai consiglieri chivassesi in generale, con l’invito al presidente Alfonso Perfetto a tenere meglio le redini del Consiglio stesso. 

Un po’ poco? Può darsi. 

Ma d’altronde si discuteva di poco più del nulla…

Facciamo un passo indietro. E riavvolgiamo il nastro al 18 giugno.

Lei ha già parlato due volte! Vuole il Consiglio comunale tutto per sé? Se lo faccia!”.

Il presidente del Consiglio Alfonso Perfetto che perde le staffe.  Il consigliere comunale Giovanni Scinica che dà del bugiardo al collega, di minoranza, Matteo Doria. Lo stesso Doria che, dopo aver incalzato l’amministrazione comunale che “prende per i fondelli l’intelligenza dei cittadini”, chiede la mozione d’ordine a Perfetto per gli insulti ricevuti da Scinica e, per risposta, quasi non viene allontanato dall’aula.

Il meglio del peggio della politica chivassese che passa il convento.

Prendete i pop-corn, mettetevi comodi, collegatevi allo streaming del Consiglio dal minuto 56:40 oppure continuate a leggere. Ce n’è da farsi venire il mal di testa... 

Il caso

Si discuteva della convenzione sottoscritta da Comune ed Rfi e della nuova appendice, per uno studio sulle eventuali modifiche alla viabilità, strappata dall’amministrazione comunale a Reti Ferroviarie Italiane.

Il sindaco di Chivasso Claudio Castello

Mentre il sindaco Claudio Castello annunciava l’apertura del cavalcavia di corso Galileo Ferraris il 28 giugno e la contestuale chiusura del passaggio a livello di via Mazzè, come da accordi presi a suo tempo, pensando di prendere gli applausi di maggioranza e opposizione, è venuto giù il temporale in sala consiliare.

E’ una situazione vergognosa - ha tuonato Doria -. Voi prendete per i fondelli l’intelligenza dei cittadini: il 23 marzo 2017, quando si è firmata la prima appendice in convenzione, si legge chiaramente che il Comune di Chivasso con Ciuffreda sindaco e Castello assessore ai Lavori Pubblici rinunciava al sottopasso veicolare che avrebbe dovuto collegare via Roma con via Caluso per altre opere compensative in via Blatta sulla linea ferroviaria Torino-Aosta. Il sindaco oggi viene a dirci che ha ottenuto uno studio da RFI sulla nuova viabilità: ma dov’era il sindaco quando il Comune ha rifiutato il sottopasso veicolare di via Roma che avrebbe realmente potuto decongestionare il traffico del centro ora che si chiude il passaggio a livello di via Mazzè? Inefficienza, incapacità di visione: questo ha dimostrato, caro sindaco. Abbiamo ottenuto la chiusura d via  Mazzè per il cavalcavia di corso Galileo Ferraris. Non venga qui ad esultare perché ha ottenuto uno studio di fattibilità su come cambiare i cartelli…”.

“Doria dice delle bugie”, s’è messo a dire il consigliere comunale Giovanni Scinica del Pd. E così mentre il consigliere di Amo Chivasso e le sue Frazioni si limitava a sottolineare di aver semplicemente commentato quanto sta scritto, nero su bianco, sull’accordo tra Comune ed RFI del 2017 - la dove è la stessa amministrazione comunale che rinuncia al sottopasso di via Roma, ndr - Scinica la buttava, come si dice, in caciara. 

Perché il sottopasso di via Roma non si è potuto fare? Perché ci sono dei grossi problemi, così come per l’eventuale sottopasso di via Mazzè”, ha esordito.

Quali?

“Io non sono un ingegnere - ha aggiunto - ma tutte le volte che ci siamo riuniti con Rfi, gli ingegneri ci hanno detto che non si potevano fare i sottopassi. Doria dice delle cose non veritiere, tanto per attaccare il sindaco”.

E poi: “Ci sono degli edifici storici in via Roma molto vecchi, che addirittura sono stati costruiti senza le fondamenta, sia in via Caluso che in via Roma. Per fare il sottopasso bisognava tirarli giù. In via Mazzè passa invece la dorsale della fognatura: quindi il consigliere Matteo Doria continua a dire il contrario della verità”.

Caciara per caciara, Doria ha prima stigmatizzato l’atteggiamento di Scinica: “L’impreparazione non è mai una giustificazione a prescindere dagli anni che uno siede o meno in consiglio o che uno ha o meno all’anagrafe: lei prima in modo improvvido mi ha tacciato di essere un bugiardo. Vede, quando si ha a che fare con gli enti pubblici c’è una regola fondamentale: basta studiare, basta leggere, basta capire cosa c’è scritto, informarsi e poi aprire la bocca”.

E quindi ha chiesto una mozione d’ordine al presidente del Consiglio Alfonso Perfetto: “Io non posso più accettare in quest’aula, dopo aver letto le carte, di essere accusato senza mezzi termini di essere un bugiardo e di dire menzogne dopo aver comprovato, documenti alla mano, quello che dico…”

Per tutta risposta, in un primo momento, Perfetto quasi non l’ha cacciato dall’aula. Chi? Scinica? No, Doria!

Lei sta bloccando il Consiglio comunale - ha battuto i pugni il presidente Perfetto -. Vuole un Consiglio tutto per sé? Se lo faccia! Le ricordo che lei ha prima mancato di rispetto a Scinica, consigliandogli, come se non fosse informato, di fare un accesso agli atti. Scinica non l’ha offesa, è lei che l’ha offeso per primo. Si ripassi le mozioni d’ordine, lei che è del mestiere”.

Vecchi rancori, conditi da una minaccia di sospensione del Consiglio per allontanare Doria e finiti, pensate un po’, con la concessione da parte di Perfetto allo stesso consigliere di opposizione di Amo Chivasso e le sue Frazioni (chi l’ha capita questa, ndr), della convocazione di una commissione etica formata dai consiglieri comunali Prestìa, Peroglio e Davico per valutare il comportamento di Scinica (si esprimerà entro venti giorni). Mah! 

Per la cronaca, a memoria, nella storia recente della città una commissione etica non era mai stata convocata.

Scinica alla fine non ha fatto mezzo passo indietro sui suoi pensieri. Anzi: “Sono stato offeso dal consigliere comunale Doria. Io che sono una persona diversamente giovane, lui questa sera mi ha mancato di rispetto. Chiedo a tutti noi di darci una regolata”.

La sentenza della commissione

I componenti ritengono che essere chiamati a giudicare l’operato dei colleghi è degradante per l’intero consiglio”, ha inforcato l’altra sera in Consiglio comunale Cristina Peroglio, presidente della commissione. “Auspichiamo che si possano mantenere toni civili nel dibattito in aula. Si è sprecato tempo e risorse dei cittadini per il lavoro della commissione etica: entrambi, Scinica e Doria, hanno utilizzato un linguaggio canzonatorio. E’ una presa per i fondelli dei cittadini”.

Matteo Doria consigliere comunale di Amo Chivasso e le sue Frazioni

In pratica, come detto all’inizio, i componenti della commissione etica chiedono un richiamo formale ai consiglieri Scinica e Doria e raccomandano al Presidente del Consiglio di contribuire a moderare i toni in modo che tutti abbiano la possibilità di manifestare le posizioni in maniera corretta e civile. 

Come l’hanno presa i diretti interessati? 

Scinica ha fatto buon viso a cattivo gioco, come si suol dire. “Sono dispiaciuto per ciò che è successo. Può succedere di perdere il controllo, ha fatto bene la commissione etica a richiamare entrambi”.

Doria, ovviamente, ha reagito in altra maniera…

Mi hanno dato del bugiardo per aver citato un documento. E’ inaccettabile mettere sullo stesso piano l’aggredito e l’assessore. Peroglio se ritiene che sia un ruolo gravoso presiedere la commissione poteva rinunciare al ruolo di presidente. Purtroppo quella che si consuma oggi è una brutta pagina della storia del Consiglio comunale di Chivasso…”.

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