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"Pecco Day": Chivasso abbraccia il suo campione

Ci si aspettava tanta gente alla festa di Pecco Bagnaia. Per la Questura di Torino sono arrivati quasi duemila fan

Chivasso

Selfie da piazza d'Armi per il campione del mondo Pecco Bagnaia (foto di Mirella Pavia)

Dai seimila del 6 novembre, quando la piazza divenne una bolgia per l’ultima gara della Motogp che l’ha consacrato campione del mondo, ai quasi duemila di oggi, secondo i numeri diffusi in serata dalla Questura di Torino. Anche se l'impressione è che ce ne fossero qualche centinaia di meno.

Ci si aspettava tanta gente, questo pomeriggio a Chivasso per celebrare Francesco Pecco Bagnaia, il due volte campione del mondo delle moto, prima nella categoria Moto 2 poi nella MotoGp. 

E i fan, nonostante il freddo, nonostante fosse l’ultima domenica di corse ai regali prima del Natale, sono arrivati. Un po' alla spicciolata, ma sono arrivati.

L'arrivo dei fan alle 14 in piazza d'Armi, dove si è svolta la festa

Non nel numero di un mese e mezzo fa ma all’epoca c’erano tutt’altre condizioni: a partire dalle temperature ancora quasi estive all’adrenalina nel seguire una gara tutti insieme, sventolando il rosso ducati con il numero 63 di fronte al maxi schermo allestito in piazza d’Armi per l’occasione, sospirando fino all’ultima frenata, l’ultima stocca, l’ultima curva. E scoppiando di gioia  al passaggio del 63 di Pecco sotto la bandiera a scacchi.

Ecco. Quella di oggi era un’occasione per la città di Chivasso di riabbracciare, pubblicamente, il suo campione del mondo che da 8 anni vive a Pesaro con la fidanzata Domizia Castagnini.

Per quest’occasione, il Pecco Fan Club di Luca Cena, con il contributo del Comune, ha allestito un palco nella stessa piazza da dove il campione del mondo ha salutato i suoi fan.

Piazza d'Armi per Pecco Bagnaia

Insieme a lui, il noto conduttore sportivo Guido Meda e il giornalista tv Antonio Boselli. Bagnaia è stato anche premiato dall’amministrazione comunale del sindaco Claudio Castello e dal consigliere regionale Gianluca Gavazza che gli ha consegnato una targa di riconoscimento a nome del presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia.  

"Chivasso come Tavullia? No, Chivasso come Chivasso"

Sono orgoglioso della festa del 6 novembre che mi ha riservato la mia città. Il maxi schermo è stato qualcosa di bellissimo, così tante persone non le avrei mai immaginate. A Chivasso negli anni c’è stato molto motociclismo grazie alla famiglia Borri, ma da qualche tempo mancava qualcosa del genere”.

Con queste parole del campione del mondo di MotoGP Francesco Pecco Bagnaia era iniziato questa mattina a Palazzo Einaudi il “Pecco Day”.

In conferenza stampa, il neo campione del mondo della Ducati ha incontrato i giornalisti, il sindaco di Chivasso Claudio Castello e il presidente del Pecco Fan Club Luca Cena.

Pecco firma autografi in piazza

Pecco ha ripercorso le ultime gare del mondiale, ha rivolto un pensiero alla sua Juventus - “speriamo di tornare a vincere” - ha riconosciuto la tradizione “motociclistica” della sua città, con la famiglia Borri che ne ha segnato la storia e i tanti ragazzi che sono cresciuti in sella ad una motocicletta o ad un motorino.

Ha risposto persino a domande sul Carnevale: “Sarà impossibile essere presente alle varie manifestazioni finché corro ma Abbà e Bela Tolera, finché ero un bambino, sono stati un po’ i miei eroi".
Pecco ha anche ricordato quanto sia stata dura, iniziare da giovanissimo, lontano dalla famiglia e dai suoi affetti. 

Vivevo in albergo da solo, non è stato un periodo facile”, ha detto.

Ma poi sono arrivate le soddisfazioni che tutti conoscono.

Chivasso come Tavullia? No, Chivasso come Chivasso - ha sorriso Pecco, rispondendo ad una domanda sul parallelismo tra la sua città è quella di un altro campione, Valentino Rossi -. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo: dobbiamo iniziare a fare le cose alla maniera di Chivasso. Perché siamo in grado di farlo”.

E se lo dice un campione del mondo, come dargli torto.

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