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Chivasso
05 Dicembre 2022 - 11:59
La protesta degli studenti del Newton di fronte a scuola
L’appuntamento è per domani, martedì 6 dicembre, alle ore 14 in Municipio a Chivasso.
Intorno al tavolo si siederanno Caterina Greco, delegata all’Istruzione e alla rete scolastica della Città Metropolitana di Torino, Carminia Cassarino, dirigente scolastica del liceo “Isaac Newton” di Chivasso, l’assessore all’Istruzione Gianluca Vitale del Comune con il sindaco Claudio Castello e una delegazione dei ragazzi e dei genitori dell’istituto chivassese. In particolare, alcuni genitori dei 71 alunni che dall’inizio dell’anno scolastico sono costretti a seguire le lezioni nei locali dell’Ubertini di via Ajma e non, come tutti i loro compagni, nell’edificio di via Paleologi.
Promesso da Castello e da Vitale agli alunni che dieci giorni fa manifestavano sotto il Comune durante il Consiglio comunale, l’incontro finalmente ci sarà.
Quanto sarà utile, lo scopriremo domani in serata.
Le premesse, però, non promettono novità eclatanti rispetto alla situazione attuale.
Facciamo un passo indietro: per mancanza di spazi, i ragazzi e le ragazze delle classi 4ª E, Vª C e Vª E del liceo Scientifico e Vª B del liceo Classico dall’inizio dell’anno sono costretti ad andare a scuola in via Ajma, con un disagio prima di tutto negli spostamenti.
Gli studenti, in un manifesto presentato al Consiglio comunale, chiedono “come soluzione temporanea, per quest’anno scolastico, la turnazione di due classi all’interno della sede del Liceo Newton, opzione già caldeggiata da Collegio Docenti e Consiglio di Istituto”.
Fattibile? Chissà.
Per ora di certo ci sono le pozioni di Città Metropolitana e del Comune.
“La nostra amministrazione può fare ben poco - spiega l’assessore Gianluca Vitale -. Avevamo proposto un’alternativa mettendo a disposizione del Newton alcuni locali della scuola Cosola, ma è stata scartata. Sentiremo cos’ha da dire Città Metropolitana”.
Caterina Greco, consigliera delegata di Città Metro, domani sarà a Chivasso.
Caterina Greco di Città Metropolitana
“Sarà un momento di confronto con i ragazzi e con i genitori - spiega Greco -. Siamo disponibili ad ascoltarli, ma ad oggi posso solo ripetere che le classi sono state trasferite perché a marzo ce l’ha chiesto l’allora direzione del liceo, in una serie di incontri e di confronti che abbiamo avuto. Quella di trasferirli all’istituto Ubertini è stata una scelta concordata. Città Metropolitana non può più permettersi l’affitto delle casette all’ex villaggio Tav, com’è stato fatto in passato. Abbiamo trovato una soluzione con i tecnici, portando gli studenti in una scuola dove ci sono per altro altri quattrocento ragazzi”.
Insomma, se la strada per l’Ubertini sempra lunga per i ragazzi del Newton, quella per trovare un’alternativa allo stato dell’arte lo è ancora di più. A meno di clamorose smentite. Domani si saprà qualcosa di più.
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