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Omicidio di Chivasso

Giusy non si dimentica!

A quasi due mesi dal delitto di Giuseppina Arena, l'assassino è ancora in libertà. C'è una pista privilegiata, ma...

Omicidio di Chivasso

La tomba di Giuseppina Arena

Un peluche di Winnie the Pooh in sella a una bicicletta. E un piccolo mazzo di fiori.

Sulla tomba di Giuseppina Arena, nel cimitero di Montanaro, segni d'affetto di piccole e grandi comunità che non vogliono dimenticare quanto accaduto quasi due mesi fa.

Nel suo quartiere, il Borgo Sud Est. Nella sua città d'adozione, Chivasso. Nel suo paese d'origine, Montanaro: qui, nessuno dimentica.

Giuseppina Arena è stata uccisa nel giorno del suo 52esimo compleanno

Nessuno ha voglia di voltare pagina di quel libro della storia di chi le storie le cantava. Un libro a cui mancano ancora troppe pagine prima della fine, troppi vuoti, troppe incognite, troppi interrogativi senza risposta.

Soprattutto, un libro a cui manca il nome, il cognome, il volto, il movente dell'assassino della cantastorie di via Togliatti, freddata con tre colpi di pistola esplosi in volto in una stradina di Pratoregio, tra Chivasso e Montanaro, all'ora di pranzo di mercoledì 12 ottobre scorso.

Oggi il killer di Giuseppina Arena ancora non è stato individuato e un’intera città, Chivasso, continua a vivere nella paura.

S'interroga su un omicidio che ha ormai assunto i contorni del giallo. Non si spiega perché non ci sia ancora giustizia per Giusy.

La pista “parentale”, la più calda nei primi giorni dopo l'omicidio, oggi sarebbe venuta meno dopo verifiche di carattere scientifico-investigativo e altre di natura finanziaria.

I soldi di Giuseppina Arena, depositati alle poste, pare che non siano disponibili.

Quel che è certo, lo documentano numerosi verbali che i carabinieri hanno redatto ascoltando molti testimoni, è che la cantastorie non avrebbe fatto mistero sull’eredità ricevuta dalla madre Angela Li Sacchi, deceduta due anni fa: si parla di quasi 200mila euro che Giusy diceva di avere nella sua disponibilità.

Il luogo dove è stato trovato il corpo di Giuseppina Arena

Un chiacchiericcio che potrebbe aver convinto qualcuno a ritenere che il denaro fosse nascosto nel piccolo appartamento dove viveva in via Togliatti 66, da quasi 15 anni.

Per mettere le mani su quei soldi, la donna potrebbe essere stata irretita in un tranello, presentandosi in frazione Pratoregio dove poi è stata ammazzata.

Contemporaneamente, un complice dell’assassino potrebbe essere penetrato nella casa, cercando, ma non trovando il “tesoro della cantastorie”.

Ipotesi, tra le ipotesi.

Anche se questa sembra, allo stato dei fatti, la pista privilegiata dagli investigatori.

Omicidio di Chivasso: Potty e Ottavia, i cani di Giusy, sono stati adottati

Potty e Ottavia, i due cagnolini di Giuseppina Arena, la donna assassinata il 12 ottobre scorso, sono diventati vicini di casa. Per i gattini, invece, la strada è ancora lunga...

Restano tanti tasselli su cui far luce. 

Come quello di un testimone oculare che avrebbe riferito di aver visto Giusy camminare di fianco ad un uomo in direzione Montanaro, mentre spingeva la sua bicicletta, verso il luogo dove è poi stata uccisa, all’ora di pranzo del 12 ottobre scorso. 

E' lo stesso uomo con cui Giusy era stata vista nel quartiere nelle settimane precedenti il delitto? 

E poi le lettere anonime, una trovata a casa della vittima, che sembrano voler indirizzare i sospetti in una direzione precisa, quanto sono attendibili?

"E’ solo questione di qualche tempo", spiegano fonti vicine agli investigatori. D'altronde, non sarebbe la prima volta che un'indagine si protrae per settimane.

Per rimanere in zona, per individuare gli assassini di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte, fu necessario oltre un mese di indagini.

Per i frati di Belmonte, pestati a sangue da un gruppo di balordi, ci vollero mesi. Ma i responsabili, alla fine, furono tutti arrestati, grazie alla perseveranza dei carabinieri.

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