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Deposito nucleare

«Sogin disattende gli impegni firmati ad aprile in Prefettura»

Riprende lo stato d’agitazione

nucleare - lavoratori Sogin in un deposito di scorie

Lavoratori Sogin in un deposito di scorie

«Promesse da marinaio»: così la Filctem-Cgil Piemonte definisce il comportamento di Sogin, la società di Stato che si occupa dei siti nucleari italiani, in merito al verbale d’accordo siglato da azienda e sindacati in Prefettura a Vercelli il 18 aprile scorso.

La Filctem Cgil Piemonte, con le rsu Cgil dei siti nucleari piemontesi gestiti da Sogin a Saluggia, Trino e Bosco Marengo, esprime  «disappunto e delusione per come Sogin ha disatteso, e continua a disattendere, il verbale siglato alla presenza dell’organo prefettizio di Vercelli. La Filctem-Cgil, grazie alla fattiva mediazione della Prefettura, aveva fornito un’importante apertura di fiducia, giunta a seguito di una corposa vertenza, per giungere ad una soluzione di mediazione condivisa. Sogin si è impegnata, in maniera formale, sottoscrivendo un verbale siglato da tutte le parti e depositato all’Ufficio Territoriale del Lavoro, a risolvere le criticità di personale più impellenti presenti sui siti di Saluggia e Trino in date certe, con modalità definite e con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, in primis la Filctem-Cgil».

Dal sindacato aggiungono: «Tuttavia, come purtroppo sembra scritto nel Dna di questa azienda, neanche agli impegni formali di fronte ad un organo così autorevole come la Prefettura, Sogin ha dato seguito. Non ha rispettato le prime date pattuite di fine maggio e fine giugno entro le quali doveva procedere a ratificare degli accordi che incentivassero la mobilità tra siti favorendo quelli più in difficoltà. Non ha avviato l’interlocuzione sindacale, prevista dal verbale, per discutere del “tema principe” affrontato nella vertenza: “il piano a vita intera”, argomento di primaria importanza poiché definirà gli organici dei siti. A fronte di vaghe e non circostanziate azioni da parte di Sogin, senza alcun atto concreto in mano, la Filctem-Cgil ritiene di avere concesso più del tempo necessario all’azienda affinché mettesse in campo qualche soluzione».

La Filctem-Cgil: «Una società
inconcludente ed insolvente,
dotata di un management
evidentemente non all’altezza
»

Ecco quindi le decisioni del sindacato: «Vista l’inconsistenza e la pochezza mostrata da una società purtroppo ormai inconcludente ed insolvente, dotata di un management evidentemente non all’altezza, in trasparenza e nel rispetto di quanto riportato in calce nel verbale del 18 aprile scorso, la Filctem-Cgil avvia la procedura, in  ottemperanza alle regolamentazioni previste dalla legge, in cui si dichiara lo stato d’agitazione del personale dei tre siti piemontesi: Saluggia, Trino e Bosco Marengo. L’adempimento comporterà il blocco di tutte le prestazioni in straordinario ed i lavori programmati al di fuori del normale orario di lavoro per un mese. Non si esclude il rinnovo di questa misura oltre il mese previsto e la dichiarazione di ore di sciopero a supporto della vertenza. La Filctem-Cgil e le Rsu dei siti piemontesi stigmatizzano il comportamento poco serio e poco rispettoso di Sogin, in primis verso il proprio personale; forniranno il maggior risalto possibile alla vertenza sia a livello mediatico sia politico coinvolgendo tutte le realtà del territorio e gli stakeholder. Non affrontare il problema da parte di Sogin aggrava solamente quanto da noi sollevato anche in Prefettura: gli organici sono sempre più ridotti, le attività riscontrano grandissime difficoltà ad avanzare ed il decommissioning diventa una chimera. Infine, se si tergiversa ancora si rischia veramente un problema di sicurezza per la scarsità oggettiva di personale».

Questi i numeri del personale forniti dagli Rsu: non sono variati, a Saluggia, 46 sui 63 previsti in organico, a Trino 52 sui 75 previsti, a Bosco Marengo 24, il numero minimo necessario per le attività in essere su quel sito. Dalle Rsu ricordano che su Saluggia è stato avviato dalla società uno scouting interno al gruppo per portare qualche collega in più sul sito, ma per sole cinque posizioni. Come sottolineano gli Rsu saluggesi, «anche nella speranza che ci siano state almeno cinque candidature e che risultino tutte e cinque figure idonee sui ruoli, restiamo ancora distanti dalle necessità».

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