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Cronaca

Capodanno a Torino: tre tonnellate di fuochi illegali sequestrate tra città e provincia

Controlli della Guardia di finanza su depositi non a norma: quattro indagati per stoccaggio illecito di materiale esplodente

Capodanno a Torino: tre tonnellate di fuochi illegali sequestrate tra città e provincia

Capodanno a Torino: tre tonnellate di fuochi illegali sequestrate tra città e provincia

Oltre tre tonnellate di fuochi d’artificio illegali sono state sequestrate nei giorni scorsi a Torino e in alcuni comuni della cintura, al termine di un’operazione della Guardia di finanza che ha portato anche all’iscrizione nel registro degli indagati di quattro persone. Un intervento che si inserisce nel rafforzamento dei controlli in vista dei festeggiamenti di fine anno e che ha fatto emergere un quadro di depositi irregolari e condizioni di sicurezza gravemente carenti.

L’operazione è stata condotta dal Secondo Nucleo operativo metropolitano delle Fiamme gialle, che per diversi giorni ha monitorato i movimenti di alcuni titolari di attività commerciali e di depositi sotterranei utilizzati per lo stoccaggio di materiale pirotecnico. Gli accertamenti si sono concentrati sia nel capoluogo sia in provincia, con sequestri effettuati nei quartieri Lingotto e Mirafiori Nord, oltre che nei comuni di Grugliasco e Santena.

Fin dalle prime verifiche, i militari hanno riscontrato che i locali utilizzati non erano idonei a contenere ingenti quantitativi di materiale esplodente. In alcuni casi, i depositi risultavano del tutto privi dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa. Quando i carichi di fuochi d’artificio sono arrivati nei magazzini monitorati, la Guardia di finanza è intervenuta procedendo ai sequestri e documentando una serie di gravi omissioni.

Dalle ispezioni è emerso che mancavano impianti antincendio funzionanti, che le uscite di sicurezza erano assenti o impraticabili e che le vie di fuga risultavano ostruite o comunque non accessibili. Un contesto che, secondo gli investigatori, avrebbe potuto trasformare quei locali in vere e proprie trappole in caso di incendio o detonazione accidentale.

Tra il materiale sequestrato figura anche un ordigno rudimentale, composto da quattro candelotti collegati a un sistema di innesco, completamente privo di marchiatura CE e di qualsiasi indicazione sull’origine. L’ordigno era stoccato insieme ad altri materiali altamente infiammabili, aumentando ulteriormente il livello di rischio. Tutti i fuochi d’artificio sequestrati sono stati successivamente messi in sicurezza e trasferiti in locali idonei.

I quattro titolari delle attività coinvolte dovranno ora rispondere delle accuse di stoccaggio illecito di materiale esplodente e di omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Le posizioni sono al vaglio dell’autorità giudiziaria, nell’ambito di un’indagine che punta anche a ricostruire la filiera di approvvigionamento e distribuzione dei fuochi illegali.

L’operazione riporta al centro dell’attenzione il tema della sicurezza legata ai botti di fine anno, soprattutto in un periodo in cui l’uso improprio di materiale pirotecnico continua a provocare incidenti gravi. I controlli, spiegano dalla Guardia di finanza, proseguiranno anche nelle prossime ore per prevenire la commercializzazione di prodotti pericolosi e ridurre i rischi per lavoratori e cittadini.

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