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Cronaca

Incidente alla funivia del Monte Moro: cento persone bloccate a 2.800 metri

Incidente a Macugnaga: tre feriti lievi, impianto fermo, evacuazioni in elicottero e piste chiuse

Incidente alla funivia del Monte Moro: cento persone bloccate a 2.800 metri

Incidente alla funivia del Monte Moro: cento persone bloccate a 2.800 metri

L’incidente si è consumato poco dopo le 11.25, nel punto più delicato dell’intero tracciato funiviario: la stazione di monte del Passo del Moro, a circa 2.800 metri di quota, nel territorio comunale di Macugnaga, in alta Val Anzasca. Una cabina della funivia non ha decelerato correttamente in fase di arrivo e ha urtato la barriera della stazione di monte. Quasi in contemporanea, una seconda cabina ha impattato contro la struttura della stazione di valle. Un doppio episodio che ha fatto scattare immediatamente il blocco totale dell’impianto e una complessa macchina dei soccorsi.

Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, le cabine coinvolte sono due. Nella cabina di monte, su quindici passeggeri presenti, tre persone sono rimaste ferite, mentre alla stazione di valle è rimasto ferito il manovratore dell’impianto. Nessuno dei coinvolti risulta in pericolo di vita. I feriti sono complessivamente sei, considerando anche contusioni ed escoriazioni lievi. Il quadro clinico più significativo riguarda un uomo di 59 anni, che ha riportato una ferita al braccio.

A chiarire i primi elementi tecnici è stato Filippo Besozzi, amministratore della società Macugnaga Trasporti e Servizi, che gestisce l’impianto. Secondo quanto spiegato, si è trattato di un inconveniente tecnico legato a una frenata non corretta in ingresso in stazione. I sistemi di emergenza sono entrati in funzione subito dopo l’urto, limitando le conseguenze. Al momento non vengono formulate ipotesi ufficiali sulle cause precise del malfunzionamento, che saranno oggetto di verifiche approfondite.

I feriti sono stati soccorsi immediatamente e trasportati in elicottero verso le strutture sanitarie. La presenza casuale di personale sanitario in quota ha consentito un primo intervento tempestivo in attesa dell’arrivo dei mezzi di emergenza.

L’arresto dell’impianto ha avuto conseguenze immediate sulla sicurezza in quota. Circa cento persone, tra turisti ed escursionisti, sono rimaste bloccate nell’area del Passo del Moro, impossibilitate a rientrare a valle. Le piste da sci sono state chiuse e l’intera zona è stata isolata per diverse ore. Considerata l’altitudine, le condizioni ambientali e l’impossibilità di riattivare la funivia, è stato necessario ricorrere all’evacuazione dall’alto con elicotteri, una procedura prevista ma complessa.

Sul posto hanno operato due mezzi aerei dei vigili del fuoco, il Drago 166 e il Drago 61, che hanno effettuato una serie di rotazioni per riportare gradualmente le persone in paese. Le operazioni si sono concluse nel primo pomeriggio: tutti i circa cento presenti sono stati evacuati e riportati a valle, senza ulteriori conseguenze sanitarie.

L’impianto del Monte Moro è una struttura storica per il comprensorio di Macugnaga. Costruita nel 1962, la funivia era stata sottoposta a una revisione generale all’inizio del 2023, con la sostituzione di motori, pulegge e cabine. L’intervento aveva avuto un costo complessivo di due milioni di euro, finanziato per 1,8 milioni dalla Regione Piemonte e per 200mila euro dal Comune di Macugnaga. Un dato che rende ora centrali le verifiche tecniche successive all’incidente.

L’episodio ha inciso pesantemente sull’attività turistica della giornata e ha riacceso l’attenzione sulla gestione degli impianti in alta quota, dove margini di errore ridotti, condizioni estreme e afflusso elevato impongono standard di sicurezza rigidissimi. L’impianto resta al momento fermo. Solo al termine degli accertamenti tecnici e delle valutazioni delle autorità competenti potrà essere presa in considerazione qualsiasi ipotesi di riapertura.

Resta una giornata segnata dall’apprensione e da un intervento di emergenza complesso, che ha evitato conseguenze ben più gravi ma che apre ora una fase delicata di verifiche e responsabilità.

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