Notte sospesa sulla roccia, due arrampicatori bloccati salvati con un recupero al buio

Attimi di tensione ieri sera sulle pareti rocciose di Cumiana, nel Torinese, dove due arrampicatori sono rimasti bloccati durante la discesa dopo che le corde doppie utilizzate per calarsi si sono incastrate nella roccia. I due non sono più riusciti a proseguire né a scendere in autonomia, rimanendo fermi su una sosta a diversi metri da terra.

L’allarme è scattato intorno alle 17.15, quando la coppia ha contattato i soccorsi spiegando di trovarsi ancora in parete, a circa tre tiri dal suolo, impossibilitata a muoversi. La centrale operativa ha immediatamente attivato il Soccorso alpino e speleologico piemontese e il servizio regionale di elisoccorso di Azienda Zero Piemonte, avviando una macchina dei soccorsi particolarmente delicata per l’orario e le condizioni operative.

Mentre le squadre a terra iniziavano l’avvicinamento, l’elicottero veniva riconfigurato per il volo notturno, una fase che richiede procedure specifiche e tempi tecnici. Proprio la complessità dell’intervento ha portato a imbarcare a bordo un tecnico del Soccorso alpino aggiuntivo, a supporto dell’equipe sanitaria, per affrontare un recupero ad alta difficoltà.

Dopo una prima ricognizione aerea, i piloti hanno valutato che le condizioni consentivano un’operazione diretta. La scelta è stata quella di calare i soccorritori con il verricello direttamente sulla sosta dove si trovavano i due arrampicatori, evitando manovre più lunghe e rischiose dalla parete sottostante.

L’operazione si è svolta con precisione e coordinamento. I due scalatori sono stati agganciati uno alla volta e recuperati al verricello, per poi essere trasportati a valle. Entrambi sono risultati infreddoliti, ma in buone condizioni di salute, senza necessità di ulteriori cure sanitarie.

Un intervento concluso positivamente grazie alla tempestività dei soccorsi e all’impiego di mezzi e competenze specialistiche, che ha evitato conseguenze più gravi in una situazione resa critica dall’imbrunire e dall’esposizione in parete.

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