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Cronaca
24 Dicembre 2025 - 11:08
Scippo in pieno giorno a Omegna
Due episodi ravvicinati, poche ore di distanza, lo stesso scenario urbano. È su questa sequenza che l’autorità giudiziaria ha costruito il provvedimento che nelle ultime ore ha colpito un 19enne indagato per due scippi avvenuti a Omegna lo scorso 18 novembre. Un’escalation breve ma sufficiente a far scattare una misura interdittiva significativa, disposta per contenere un comportamento ritenuto pericoloso e ripetuto.
Il giovane, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbe colpito due volte nello stesso giorno. Nel primo episodio, una donna è stata avvicinata in strada e derubata di una stecca di sigarette, un bottino apparentemente modesto ma sottratto con modalità che hanno allarmato la vittima. Poco tempo dopo, sempre nel centro cittadino, un’altra donna è stata presa di mira: in questo caso si è trattato di un tentativo di scippo della borsetta, che non è andato a segno ma ha comunque contribuito a delineare un quadro di azioni ripetute e ravvicinate.
La risposta delle forze dell’ordine è stata rapida. Gli agenti della polizia sono riusciti a rintracciare il 19enne in breve tempo mentre girovagava per le vie del centro di Omegna. Al momento del controllo, aveva ancora con sé diversi pacchetti di sigarette, ritenuti riconducibili al primo scippo. Un elemento che ha rafforzato l’impianto indiziario e consentito di collegare direttamente il giovane ai fatti denunciati.
Sulla base degli accertamenti, l’autorità giudiziaria ha disposto una misura interdittiva articolata. Al 19enne è stato imposto il divieto di dimora nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, accompagnato dall’obbligo di permanere nella propria abitazione tra le ore 21 e le ore 6. Una limitazione che incide in modo diretto sulla libertà di movimento e che viene adottata nei casi in cui si ritenga necessario prevenire la reiterazione di reati.
A queste prescrizioni si aggiunge un ulteriore provvedimento amministrativo. Per disposizione della questura di Verbania, il giovane non potrà fare ritorno nel Comune di Omegna per i prossimi tre anni. Un allontanamento di lungo periodo, pensato per interrompere ogni possibile legame con il contesto in cui sarebbero maturati gli episodi contestati e per tutelare la sicurezza dei cittadini.
Il caso riporta l’attenzione su una tipologia di reato che, pur non sempre caratterizzata da violenza fisica, genera forte allarme sociale, soprattutto quando colpisce persone sole e in spazi pubblici. Gli scippi, anche quando riguardano beni di valore limitato, lasciano un segno profondo nelle vittime, che si ritrovano a fare i conti non solo con la perdita materiale ma con una sensazione di vulnerabilità improvvisa.
Nel contesto di una città come Omegna, dove il centro rappresenta un luogo di passaggio quotidiano e di socialità, episodi simili assumono un peso specifico ancora maggiore. La rapidità dell’intervento investigativo e la decisione di adottare misure restrittive mirano proprio a ristabilire un clima di sicurezza percepita, oltre che a prevenire nuovi episodi.
L’indagine resta aperta sul piano giudiziario, ma il quadro delineato finora ha portato a una risposta netta delle istituzioni. Un segnale chiaro, che indica come anche una sequenza di reati apparentemente minori, se ripetuti e concentrati nel tempo, possa determinare conseguenze pesanti per chi li commette.
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