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Cronaca
23 Dicembre 2025 - 14:21
Travolge cinque persone dopo una lite, arrestato in Francia e riportato in Italia
È rientrato in Italia, dopo l’arresto in Francia, il presunto autore dell’investimento volontario che il 16 novembre scorso ha ferito cinque persone davanti a un ristorante di Alessandria. L’uomo, un cittadino albanese di circa trent’anni, è stato intercettato mentre stava tentando di allontanarsi ulteriormente dall’area Schengen e consegnato alle autorità italiane all’aeroporto di Roma Fiumicino.
Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile, tutto avrebbe avuto origine da una lite per futili motivi scoppiata all’interno del locale tra tre clienti e il personale. Il confronto, inizialmente verbale, si sarebbe poi spostato all’esterno del ristorante, degenerando in pochi minuti. A quel punto uno dei clienti avrebbe raggiunto la propria auto, messo in moto e compiuto una manovra deliberata: salire sul marciapiede e puntare il gruppo rivale, travolgendo cinque persone.
Le vittime, tutti dipendenti del ristorante e di nazionalità egiziana, hanno riportato ferite tali da rendere necessario il ricorso alle cure mediche. Dopo l’impatto, il conducente si è dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. L’auto utilizzata per l’azione è stata però ritrovata già nelle ore successive, abbandonata in un fosso a poche centinaia di metri dal luogo dell’investimento.
Le indagini hanno rapidamente condotto all’identificazione del presunto responsabile. L’uomo avrebbe lasciato Alessandria poco dopo i fatti, raggiungendo Torino e poi la Francia, dove sarebbe stato aiutato da alcuni parenti. Secondo gli investigatori, il suo obiettivo era quello di lasciare il Paese per rientrare presumibilmente in Albania. Il tentativo di fuga è stato però interrotto quando è stato fermato mentre stava per avvicinarsi al confine tedesco.
L’arresto all’estero e la successiva consegna alle autorità italiane chiudono una fase delicata dell’inchiesta, ma aprono ora il capitolo giudiziario. Al centro resta un episodio di violenza estrema, nato da un litigio banale e trasformato in un atto che ha messo a rischio la vita di più persone, riportando l’attenzione sulla pericolosità di escalation improvvise e sull’uso dell’auto come arma impropria.
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