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Cronaca

Askatasuna, prime denunce dopo gli scontri di venerdì: tre in manette

Nel mirino le persone a bordo del furgone usato come base durante la manifestazione, contestate violazioni del Tulps e resistenza a pubblico ufficiale

Askatasuna, prime denunce dopo gli scontri di venerdì: tre in manette

Askatasuna, prime denunce dopo gli scontri di venerdì: tre in manette

Dopo giorni di tensione politica e istituzionale, la vicenda Askatasuna registra anche i primi sviluppi sul piano giudiziario. Sono tre le persone denunciate a Torino in relazione agli scontri avvenuti il 20 dicembre, durante il corteo pro Askatasuna che ha attraversato la città dopo lo sgombero del centro sociale. Si tratta, secondo quanto riferito, delle persone che nella tarda serata si trovavano a bordo del furgone bloccato dalla polizia, divenuto uno degli elementi simbolo e operativi della manifestazione.

Il mezzo, stando alla ricostruzione, era stato utilizzato da alcuni dimostranti come punto di appoggio per i comizi e per gli interventi al microfono lungo il percorso del corteo. Proprio attorno a quel furgone si sono concentrati momenti di forte tensione con le forze dell’ordine, culminati nel fermo del veicolo e nel trattenimento delle persone presenti all’interno.

I tre sono stati condotti in un commissariato di polizia e trattenuti per diverse ore, fino alle prime luci del mattino successivo, per consentire una serie di accertamenti. Al termine delle verifiche sono stati rilasciati, ma nei loro confronti è scattata una denuncia a piede libero. Contestualmente, la polizia ha proceduto al sequestro di alcuni oggetti, tra cui i telefoni cellulari, ritenuti potenzialmente utili per le indagini in corso.

Le ipotesi di reato contestate riguardano la violazione dell’articolo 18 del Tulps, che disciplina l’obbligo di preavviso per le manifestazioni pubbliche, e i reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Accuse che si inseriscono nel quadro più ampio delle indagini avviate dalla Procura per chiarire le responsabilità individuali negli episodi di tensione che hanno accompagnato il corteo.

Il dato, per ora, resta numericamente limitato, ma segna un passaggio rilevante in una vicenda che continua a dividere la città. Da un lato il confronto politico, acceso e ormai quotidiano, sullo sgombero di Askatasuna e sulla gestione dell’ordine pubblico; dall’altro l’azione giudiziaria che inizia a delineare profili di responsabilità penale legati ai fatti di piazza.

Non è escluso che il numero delle persone coinvolte possa aumentare. Le indagini, infatti, proseguono anche attraverso l’analisi dei materiali sequestrati e delle immagini raccolte durante la manifestazione. La giornata del 20 dicembre, segnata da cortei, tensioni e scontri, resta sotto osservazione, mentre Torino si trova ancora a fare i conti con un caso che intreccia ordine pubblico, diritto di manifestare e conflitto politico.

Per ora, le tre denunce rappresentano il primo riscontro concreto sul piano giudiziario. Un segnale che arriva mentre il dibattito cittadino resta acceso e mentre istituzioni, forze politiche e movimenti continuano a misurarsi su una vicenda che va ben oltre le mura di un edificio sgomberato.

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