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Cronaca

Due milioni di euro oltreconfine: il denaro nascosto che passa dai valichi tra Piemonte e Svizzera

Salgono controlli e sequestri nel Verbano-Cusio-Ossola, nel 2025 numeri in forte aumento

Due milioni di euro

Due milioni di euro oltreconfine: il denaro nascosto che passa dai valichi tra Piemonte e Svizzera

Il flusso di denaro contante che attraversa il confine tra Italia e Svizzera continua a crescere, così come l’attenzione delle autorità. Nel 2025, lungo i valichi del Verbano-Cusio-Ossola, l’attività congiunta dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Guardia di Finanza ha intercettato movimenti transfrontalieri di valuta per oltre 6 milioni di euro, di cui più di 2 milioni trasportati illecitamente, oltre la soglia consentita.

I numeri raccontano un’intensificazione evidente dei controlli. Nel corso dell’anno sono stati effettuati 1.800 interventi su altrettanti viaggiatori, un dato nettamente superiore rispetto ai 1.328 controlli del 2024. A crescere non è solo il numero delle ispezioni, ma anche l’ammontare del contante intercettato, passato dai circa 4,7 milioni di euro dello scorso anno agli oltre 6,1 milioni del 2025.

Il dato più significativo riguarda però la valuta irregolarmente trasportata. Nel solo 2025 sono stati scoperti 2 milioni e 250 mila euro al seguito delle persone senza la necessaria dichiarazione, un incremento marcato rispetto all’anno precedente. Le conseguenze non sono state solo amministrative: le sanzioni incassate immediatamente dallo Stato tramite oblazioni superano già i 170 mila euro.

I controlli si concentrano su strade, valichi ferroviari e stazioni. Proprio sulla tratta Briga–Domodossola, un controllo ha portato al sequestro di 31 mila euro in contanti. Un cittadino straniero residente all’estero, rientrando dalla Svizzera, aveva dichiarato di non trasportare denaro, ma le verifiche di Dogana e Fiamme Gialle hanno fatto emergere, nei bagagli, franchi svizzeri ed euro per circa 55 mila euro.

Durante il periodo estivo, sulla linea ferroviaria del Sempione, un turista è stato fermato con 19 mila euro non dichiarati. In questo caso il viaggiatore ha scelto di non avvalersi dell’oblazione, portando al sequestro di 4.740 euro. Un altro intervento, al valico stradale di Iselle, ha riguardato un soggetto già sanzionato nei cinque anni precedenti per irregolare detenzione di valuta: la recidiva ha fatto scattare nuovamente il sequestro.

L’attività non si limita al contrasto formale delle violazioni valutarie. I controlli mirano a prevenire riciclaggio, autoriciclaggio, finanziamento del terrorismo e altre attività illecite legate alla circolazione del contante. In questo contesto operativo, i finanzieri di Domodossola possono contare anche sul supporto di un cash dog, un cane addestrato per individuare denaro nascosto, rivelatosi determinante in diverse operazioni.

Accanto alla valuta, nel corso dell’anno sono stati intercettati anche oggetti preziosi, orologi di marchi prestigiosi e minerali di pregio. Le analisi del laboratorio chimico delle dogane di Torino hanno attribuito a questi beni un valore complessivo superiore ai 18 mila euro. Non sono mancati i casi di contraffazione: tre orologi di brand noti, risultati falsi dopo perizia, sono stati sequestrati, sanzionati e infine distrutti.

Il bilancio del 2025 conferma come il confine italo-svizzero resti un punto sensibile per il traffico di contante e beni di valore. Un fronte su cui l’azione di controllo continua a rafforzarsi, con risultati che mostrano una realtà fatta di somme ingenti, tentativi di elusione e un lavoro costante di prevenzione.

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