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Cronaca

Assalto al bancomat nella notte, colpo lampo a Morozzo e fuga fallita: la refurtiva recuperata a Cavour

Usata la tecnica della marmotta, i ladri scappano in SUV ma abbandonano il bottino dopo un secondo tentativo

Assalto al bancomat

Assalto al bancomat nella notte, colpo lampo a Morozzo e fuga fallita: la refurtiva recuperata a Cavour

Un colpo rapido, violento e maldestro, finito senza il risultato sperato. Nella notte tra il 17 e il 18 dicembre, un gruppo di malviventi ha assaltato il bancomat della BCC Pianfei e Rocca de’ Baldi a Morozzo, nel Cuneese, riuscendo inizialmente a impossessarsi di circa 12mila euro in contanti, ma perdendo tutto nel giro di poco più di un’ora.

L’azione è scattata intorno all’una meno un quarto, quando i ladri hanno preso di mira lo sportello automatico utilizzando la cosiddetta tecnica della marmotta, un metodo ormai tristemente noto che prevede l’inserimento di un ordigno artigianale all’interno del bancomat per farlo saltare e recuperare il denaro. L’esplosione ha consentito ai malviventi di arraffare il contante e darsi immediatamente alla fuga.

Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo si sarebbe allontanato a bordo di un SUV, dirigendosi verso il Torinese. La fuga, però, non sarebbe stata una semplice ritirata. I carabinieri ipotizzano che gli stessi soggetti abbiano tentato un secondo assalto, questa volta a Cavour, presso la filiale della banca Bper. Un colpo che non è andato a segno.

Qui qualcosa è andato storto. Forse l’arrivo delle forze dell’ordine, forse un imprevisto durante l’azione. Fatto sta che i malviventi hanno abbandonato la refurtiva, lasciando sul posto l’intero bottino sottratto a Morozzo. I carabinieri di Cavour hanno recuperato i 12mila euro appena un’ora dopo il primo assalto, chiudendo di fatto l’episodio senza danni economici per l’istituto di credito.

Restano però i danni allo sportello automatico e l’ennesimo episodio di criminalità predatoria che colpisce piccoli centri, spesso presi di mira proprio per la rapidità dell’azione e per la minore presenza notturna. Le indagini sono ora concentrate sull’identificazione dei responsabili, anche attraverso l’analisi di eventuali telecamere di videosorveglianza lungo il percorso di fuga e nei pressi degli istituti bancari coinvolti.

Un assalto finito male per i ladri, ma che riaccende l’attenzione su una tecnica pericolosa e distruttiva, capace di mettere a rischio non solo il patrimonio, ma anche la sicurezza pubblica.

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