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Cronaca

Caccia al rapinatore degli anziani ad Alessandria: arrestato il 33enne che colpiva nel buio

Agguati serali, violenza alle spalle e vittime ferite: i carabinieri lo incastrano con video e pedinamenti

Caccia al rapinatore degli anziani ad Alessandria: arrestato il 33enne che colpiva nel buio

Caccia al rapinatore degli anziani ad Alessandria: arrestato il 33enne che colpiva nel buio (foto di repertorio)

Colpiva quando la città rallentava, quando le strade si svuotavano e gli anziani rientravano a casa con le borse della spesa o le chiavi già in mano. Alessandria lo ha incrociato così, nel momento più fragile. Ora, dopo settimane di indagini serrate, il rapinatore violento che aveva preso di mira persone anziane è stato arrestato dai carabinieri.

Le rapine risalgono a un arco temporale preciso, tra fine settembre e i primi giorni di ottobre, e hanno seguito uno schema sempre uguale, brutale nella sua semplicità. L’uomo individuava le vittime nelle ore serali, approfittando del buio e della routine quotidiana. Le seguiva, le sorprendeva alle spalle, stringeva un braccio attorno al collo per immobilizzarle e le scaraventava a terra, strappando il bottino prima di fuggire.

In una delle due aggressioni documentate, la violenza è stata tale da causare alla vittima una grave ferita alla testa, con conseguenze che hanno trasformato una rapina in un episodio di vera e propria aggressione fisica. Un salto di qualità che ha acceso immediatamente l’allarme tra residenti e forze dell’ordine.

I carabinieri della sezione operativa del Nucleo operativo radiomobile (Nor) non hanno perso tempo. Le indagini sono partite subito dopo il primo episodio, con perlustrazioni mirate in abiti civili, servizi di osservazione nelle zone più esposte e un lavoro paziente di ricostruzione dei movimenti del sospetto. Decisiva è stata la minuziosa analisi delle immagini di videosorveglianza, pubbliche e private, installate nelle aree interessate.

Proprio da alcuni frame i militari sono riusciti a dare un volto all’aggressore. La corporatura, la fisionomia, il modus operandi e soprattutto la ricostruzione dei tragitti di fuga hanno permesso di stringere il cerchio. L’uomo, un 33enne, era già noto alle forze dell’ordine e aveva alle spalle precedenti per rapina, con un passato in carcere.

L’arresto mette fine a una breve ma intensa sequenza di episodi che aveva generato paura diffusa, soprattutto tra le persone anziane e i loro familiari. Rapine di questo tipo non colpiscono solo per il valore del bottino, spesso modesto, ma per la violenza fisica e psicologica inflitta a chi viene preso di mira proprio perché ritenuto più debole.

Per Alessandria è una risposta importante, ma anche un monito. Il lavoro investigativo ha funzionato, grazie a una combinazione di presenza sul territorio, tecnologia e conoscenza dei fenomeni criminali locali. Resta però il dato più crudo: chi colpisce gli anziani sa esattamente cosa sta facendo, e lo fa contando sull’isolamento e sulla sorpresa.

Questa volta, però, il buio non è bastato a coprire le tracce. E il rapinatore, che aveva trasformato il rientro a casa in un incubo, è finito in manette.

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