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Cronaca

Sequestrato l’account TikTok di Frank Mascia: stop alle ronde anti-immigrati

L’ex pugile accusato di istigazione a delinquere e usurpazione di funzioni pubbliche

Sequestrato l’account TikTok di Frank Mascia

Sequestrato l’account TikTok di Frank Mascia: stop alle ronde anti-immigrati

Il profilo TikTok di Frank Mascia, ex pugile con una lunga attività propagandistica in rete e contenuti di impronta neofascista, è stato sequestrato in via preventiva dalla polizia di Torino. Il provvedimento riguarda l’accusa di istigazione a delinquere e usurpazione di funzioni pubbliche, contestata a seguito della diffusione di video in cui l’uomo esortava all’organizzazione di ronde contro gli stranieri, presentate come forme di giustizia autonoma e parallela a quella dello Stato. I suoi contenuti raggiungevano migliaia di follower, amplificando un messaggio costruito attorno al tema della repressione del crimine attraverso “squadre di cittadini”, con modalità e toni che gli inquirenti hanno ritenuto pericolosi.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Mascia pubblicava numerosi filmati nei quali commentava episodi di cronaca attribuiti a persone straniere, insistendo sulla necessità di creare gruppi di controllo con funzione punitiva. In uno dei post più condivisi scriveva: «Creeremo un esercito di patrioti, faremo vedere a tutto il mondo di cosa sono capaci gli italiani». I video non si limitavano a slogan o prese di posizione, ma promuovevano anche le ronde che – come documentato dagli accertamenti – erano state effettivamente organizzate in alcune zone della provincia di Torino e in altre città italiane.

Mascia era già stato sottoposto a perquisizione domiciliare nei mesi scorsi, dopo aver partecipato personalmente a pattugliamenti improvvisati nei quartieri periferici di Torino e a Ivrea, con l’obiettivo dichiarato di allontanare persone che lui riteneva dedite allo spaccio. In alcune circostanze, hanno ricostruito gli investigatori, vi sarebbero stati anche episodi di aggressioni fisiche. Il nuovo sequestro arriva dunque in un quadro già segnato da procedimenti avviati e da un monitoraggio costante da parte delle forze dell’ordine, che rilevano come la narrazione diffusa attraverso i social abbia contribuito a creare un seguito numeroso e talvolta pronto a emulare comportamenti illegittimi.

La vicenda coinvolge anche la dimensione politica. Solo pochi mesi fa Mascia era stato scelto dal sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, come coordinatore nazionale dei giovani del suo movimento. Una nomina che aveva suscitato polemiche, soprattutto alla luce delle attività pregresse dell’ex pugile e dei contenuti pubblicati sui suoi profili. L’inchiesta della polizia di Torino riporta ora l’attenzione sulle responsabilità connesse all’uso dei social come strumenti di propaganda e come piattaforme capaci di costruire consenso intorno a iniziative che, secondo gli inquirenti, tentano di sostituirsi alle funzioni pubbliche.

Il sequestro preventivo del profilo TikTok ha l’obiettivo di bloccare la circolazione del materiale ritenuto idoneo a generare emulazione o a incitare comportamenti violenti. Le indagini proseguono per verificare eventuali responsabilità aggiuntive e per ricostruire l’effettiva partecipazione di altri individui alle ronde organizzate e pubblicizzate da Mascia.

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