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Cronaca

Accompagnavano gli spacciatori nei boschi: cinque giovani denunciati dopo un controllo dei carabinieri

Bloccata un’auto sospetta: trovati contanti nascosti in una scarpa, indagini in corso sulle attività nel bosco

Accompagnavano gli spacciatori

Accompagnavano gli spacciatori nei boschi: cinque giovani denunciati dopo un controllo dei carabinieri

Un controllo di routine lungo la strada che collega Biella alla Valle Elvo si è trasformato in un’operazione più ampia, portando alla denuncia di cinque persone accusate di aver agevolato l’attività di spaccio nelle zone boschive del Biellese. Il gruppo, composto da tre cittadini magrebini di età compresa tra i 27 e i 29 anni, domiciliati nel Milanese, e da due biellesi, un uomo di 27 anni e una donna di 24, è stato individuato dai carabinieri mentre viaggiava a bordo di un’autovettura giudicata sospetta.

I militari hanno deciso di seguire la vettura e l’hanno fermata a Mongrando, mentre scendeva verso Biella guidata dalla giovane biellese. Una volta bloccata l’auto, sono scattate le perquisizioni: gli occupanti sono stati controllati uno a uno e, all’interno di una scarpa indossata da uno dei tre nordafricani, i carabinieri hanno trovato 100 euro in contanti, ritenuti verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

Gli approfondimenti successivi hanno permesso di ricostruire un quadro più ampio: secondo gli investigatori, i due biellesi accompagnavano regolarmente in auto gli spacciatori nelle aree boschive, facilitandone gli spostamenti e diventando di fatto parte integrante della rete criminale. Un sistema rodato, che sfruttava il carattere isolato e difficilmente controllabile dei boschi della zona per muoversi lontano da occhi indiscreti.

Per la 24enne, oltre alla denuncia per favoreggiamento, è scattata anche quella per rifiuto di sottoporsi agli esami tossicologici, necessari ad accertare l’eventuale guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Un rifiuto che, secondo la normativa vigente, comporta automaticamente conseguenze penali e amministrative.

L’indagine prosegue per chiarire i dettagli della collaborazione tra i cinque e verificare se il gruppo fosse collegato ad altri spacciatori che frequentano le aree rurali del Biellese. I controlli nelle zone boschive della provincia – teatro negli ultimi mesi di diverse operazioni antidroga – continueranno con maggiore frequenza, proprio per contrastare un fenomeno che sfrutta la conformazione del territorio per nascondersi e rigenerarsi.

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