AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
25 Novembre 2025 - 10:18
Urla nel palazzo, donna minacciata con un coltello dall’ex: la Polizia lo trova nascosto nell’armadio e lo arresta
Nel quartiere Barriera di Milano, nella mattinata di oggi – 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – si è consumato un episodio che riassume con drammatica precisione la ricorrenza: una donna in pericolo, un uomo che irrompe con la forza nell’alloggio, le urla che attraversano il pianerottolo e il terrore che costringe a chiudersi in bagno per sfuggire all’aggressione.
A dare l’allarme sono stati i vicini, che hanno chiamato il 112 NUE sentendo la donna gridare. Sul posto è arrivata in pochi minuti una pattuglia del Commissariato San Donato, trovando la porta d’ingresso danneggiata e la vittima, sotto choc, chiusa in bagno dopo essere stata minacciata dall’ex compagno armato di coltello. Secondo la prima ricostruzione, l’uomo avrebbe sfondato l’ingresso e aggredito la donna urlandole contro prima di inseguirla tra le stanze dell’appartamento.
Gli agenti, dopo aver soccorso la donna, hanno iniziato una rapida ricognizione dell’alloggio. Il silenzio apparente ha lasciato spazio alla scoperta più inquietante: l’uomo era nascosto nell’armadio della camera da letto, rannicchiato tra i vestiti, ancora con il coltello utilizzato per minacciarla. È stato immobilizzato, disarmato e portato in Questura.
Per lui sono scattati l’arresto per minacce aggravate e atti persecutori e la denuncia per violazione di domicilio alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino. La donna, molto scossa ma non ferita, è stata accompagnata dai sanitari per gli accertamenti del caso.
L’intervento, avvenuto proprio nella giornata dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza di genere, restituisce un’immagine concreta della realtà quotidiana: episodi che si consumano nelle case, lontano dagli sguardi, e che emergono solo grazie al coraggio delle vittime o alla prontezza di chi sente e non finge di non aver udito. Non un simbolo, quindi, ma un fatto che conferma la necessità di continuare a parlare, denunciare, intervenire.
Come previsto dalla legge, il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e l’indagato è da considerarsi non colpevole fino a eventuale sentenza definitiva. Ma la vicenda, nella sua brutalità, richiama ancora una volta quanto la violenza nelle relazioni affettive sia un fenomeno tutt’altro che isolato.
Edicola digitale
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.