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Cronaca
24 Novembre 2025 - 11:48
Scoperti oltre 130 kg di fuochi illegali: maxi-sequestro della Polizia di Stato (foto di repertorio)
Un deposito di artifici pirotecnici illegali nascosto nella zona industriale di Givoletto, alle porte di Torino, e oltre 130 chilogrammi di materiale esplodente sequestrato. È il bilancio dell’operazione condotta dalla Polizia di Stato, che ha denunciato un uomo di 39 anni accusato di commercio abusivo di materie esplodenti.
L’attività nasce all’interno dei servizi mirati della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Torino, impegnata in questi giorni nel contrasto alla vendita non autorizzata di fuochi d’artificio, fenomeno che cresce in modo significativo con l’avvicinarsi delle festività. I poliziotti, seguendo una traccia investigativa già strutturata, hanno individuato un ingente quantitativo di artifici nella disponibilità del trentanovenne, contitolare di una ditta situata nel comparto industriale del paese.
Gli agenti hanno documentato l’arrivo di un corriere che depositava due pacchi voluminosi contenenti materiale pirotecnico di categoria F2, per un totale di circa 33 chili lordi. Una consegna che ha immediatamente insospettito gli operatori, che hanno deciso di procedere con verifiche più approfondite.
Il sopralluogo nel garage dello stabile, adibito a rimessa per mezzi di trasporto, ha rivelato la parte più consistente del deposito: scatole piene di artifici della stessa categoria, per un peso complessivo superiore ai 100 chili lordi. Ma ciò che ha reso l’intervento ancora più urgente è stata la posizione del materiale: tutto era accatastato a pochi centimetri da una cisterna di gasolio, una combinazione potenzialmente devastante in caso di innesco accidentale. Una situazione definita dagli stessi agenti “ad altissimo rischio”, che avrebbe potuto trasformare un locale industriale in un punto di detonazione con effetti drammatici.
L’intero carico è stato sequestrato e posto in sicurezza. L’uomo è stato denunciato e dovrà rispondere della detenzione e del commercio non autorizzato di artifici pirotecnici, violazione disciplinata da norme particolarmente severe data la natura esplosiva del materiale. La procura ha aperto un fascicolo: il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, e per l’indagato vale la presunzione di innocenza fino all’eventuale sentenza definitiva.
Il sequestro di Givoletto si inserisce in un quadro più ampio di controlli che, ogni anno, mirano a contrastare il mercato clandestino dei fuochi d’artificio, un settore in cui la pericolosità non riguarda solo l’uso improprio, ma anche il semplice stoccaggio. La distanza tra un gioco pirotecnico e un ordigno, quando non vengono rispettate norme e autorizzazioni, è spesso molto più sottile di quanto si immagini.

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