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Cronaca
12 Novembre 2025 - 19:57
Fiaccolata della Cisl per Gaza e Ucraina: “Non possiamo restare spettatori”
Una fiaccolata silenziosa, una piazza accesa di candele, e un messaggio netto: basta guerre, serve pace. Torino ha aderito ieri sera alla “Maratona per la pace” promossa dalla Cisl in tutta Italia, un’iniziativa diffusa che ha unito decine di città nel segno del dolore condiviso per i conflitti in corso.
In piazza, sotto le bandiere della confederazione, lavoratori, studenti, pensionati e rappresentanti delle istituzioni hanno ricordato le vittime di Gaza e dell’Ucraina, ma anche di ogni luogo del mondo dove la violenza continua a cancellare vite e speranze.
«Non possiamo restare spettatori davanti al dolore di Gaza, dell’Ucraina e di ogni luogo del mondo dove la violenza spegne la vita e la dignità delle persone», ha dichiarato Tiziana Tripodi, segretaria organizzativa della Cisl Torino-Canavese, aprendo il momento di riflessione che ha preceduto la fiaccolata.
La manifestazione si è snodata per le vie del centro cittadino in un clima raccolto, segnato da cartelli con parole di solidarietà e bandiere bianche con la scritta “pace”. Non slogan gridati, ma passi lenti e luci accese, come a voler dire che la diplomazia e la solidarietà sono ancora strumenti possibili per ricucire il mondo.
A ribadire la necessità di un ruolo più attivo dell’Europa è stato Luca Caretti, segretario generale della Cisl Piemonte: «L’Europa deve tornare a essere protagonista della scena internazionale promuovendo la pace, il dialogo e il rispetto dei diritti in ogni parte del mondo». Un appello politico e morale che ha raccolto consensi tra i presenti, molti dei quali portavano cartelli con la scritta “fermatevi”.
L’iniziativa torinese rientra nel più ampio programma nazionale della Cisl, una mobilitazione che ha coinvolto centinaia di città italiane, unite da una fiaccolata diffusa organizzata in contemporanea. Il sindacato ha voluto dare una voce civile alla richiesta di pace, dopo settimane segnate dalle immagini drammatiche dei bombardamenti su Gaza, dalle notizie quotidiane del conflitto in Ucraina e dall’aggravarsi delle tensioni in Medio Oriente e in Europa orientale.
In un contesto internazionale sempre più instabile, la “Maratona per la pace” vuole essere un segnale di partecipazione collettiva, un gesto di comunità che supera le bandiere e i confini. Torino, città storicamente attenta ai temi sociali e civili, ha risposto con la consueta partecipazione: una folla ordinata, senza simboli di partito, unita solo da un sentimento comune di empatia e responsabilità.
La Cisl ha ricordato che il suo impegno non si limita alla testimonianza pubblica, ma si traduce anche in progetti concreti di cooperazione internazionale, campagne per i diritti umani e sostegno alle popolazioni colpite dai conflitti.
In un’epoca segnata da divisioni e paure, la fiaccolata di Torino ha offerto l’immagine di una città capace di fermarsi e riflettere. Poche parole, molte luci, e un messaggio che resta attuale: la pace non è mai un atto passivo, ma una scelta quotidiana di civiltà.

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