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Cronaca
04 Novembre 2025 - 10:00
In foto: Graziella Ojan, 79 anni
Una mattina qualunque si è trasformata in una tragedia che lascia senza parole un intero quartiere. È indagata per omicidio stradale la 24enne residente a Volpiano che lunedì 3 novembre 2025, poco dopo le 8, in via Tellini a Chivasso, ha investito e ucciso la nonna, Graziella Ojan, 79 anni. Un incidente domestico, un dramma familiare consumato davanti al portone di casa, in un contesto di normalità quotidiana, che ora si traduce in dolore e domande senza risposta.
Secondo la ricostruzione della Polizia Locale di Chivasso, tutto è accaduto in pochi istanti. La giovane, al volante di una Fiat Grande Punto, stava facendo una manovra di parcheggio accanto al condominio dove la nonna viveva. La donna, come ogni mattina, era scesa ad aiutarla, portando con sé alcune borse che stava sistemando nel baule dell’auto. A quel punto la nipote, probabilmente per spostare di pochi centimetri la vettura, ha acceso il motore. Ma invece di avanzare, l’auto si è mossa improvvisamente in retromarcia, colpendo la nonna alle spalle.
Il corpo di Graziella Ojan è stato schiacciato contro una BMW Serie 1 parcheggiata a pochissimi metri di distanza. L’impatto è stato devastante. I sanitari del 118, accorsi in pochi minuti insieme a un’ambulanza della Croce Rossa di Chivasso, hanno tentato disperatamente di rianimare la donna sul posto, ma non c’è stato nulla da fare. Il medico non ha potuto che constatare il decesso.

“Non so come ho fatto. Non ricordo cosa è successo” — avrebbe detto la ragazza, in lacrime, subito dopo l’accaduto. Parole confuse, pronunciate sotto shock, in un tentativo disperato di comprendere l’incomprensibile. Da quanto si apprende, la giovane vive a Volpiano, ma spesso trascorreva la notte dalla nonna, con la quale aveva un legame strettissimo. Anche quella notte aveva dormito da lei.
Gli agenti della Polizia Locale, coordinati dal comandante Marco Lauria, hanno effettuato i rilievi per ricostruire con precisione la dinamica del sinistro. Al momento, tutte le ipotesi portano a un errore tecnico o di distrazione: nessuna velocità eccessiva, nessuna imprudenza volontaria. Gli esami tossicologici sulla conducente sono risultati negativi. Un atto dovuto, come lo è l’iscrizione della ragazza nel registro degli indagati per omicidio stradale.
Si tratta, come spiegano gli inquirenti, di un passaggio formale necessario per consentire alla Procura di Ivrea di acquisire tutti gli elementi del caso. La giovane è assistita da un legale e seguita da un team di supporto psicologico. In queste ore non è in grado di parlare con nessuno: il dolore e il senso di colpa la travolgono.
L’episodio ha scosso profondamente Chivasso, dove la famiglia è molto conosciuta. In via Tellini, tra i condomini ordinati del quartiere, si respira ancora aria di sgomento. I vicini raccontano di aver sentito “un colpo sordo, poi le urla disperate della ragazza”. Alcuni sono scesi immediatamente in strada, trovando la giovane accasciata a terra, in lacrime, mentre i soccorritori cercavano di rianimare la donna.
Il dolore, in questa vicenda, non ha colpevoli da condannare, ma solo ferite da comprendere. La Procura continuerà a indagare per chiarire ogni dettaglio, ma resta il vuoto lasciato da una nonna amata e la vita spezzata di una giovane donna che, da un giorno all’altro, dovrà convivere con un peso impossibile da cancellare.
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