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Cronaca
03 Novembre 2025 - 11:44
Tragedia sul lavoro in Piemonte: un operaio di 56 anni muore cadendo da un autocarro (foto archivio)
Una giornata di lavoro come tante, in un’azienda storica del settore lapideo, si è trasformata in tragedia. Un uomo di 56 anni è morto nella mattinata di lunedì 3 novembre a Crevoladossola, nel Verbano-Cusio-Ossola, dopo una caduta accidentale all’interno della Ossola Marmi e Graniti, una delle ditte più conosciute della zona per la lavorazione di pietre e materiali naturali.
Secondo le prime ricostruzioni, il lavoratore – la cui identità non è stata ancora resa nota – stava svolgendo alcune operazioni di carico o scarico vicino a un autocarro aziendale, quando ha perso l’equilibrio ed è caduto dal cassone del mezzo. L’impatto a terra è stato violentissimo. Immediato l’allarme dei colleghi, che hanno chiamato i soccorsi, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile: l’uomo è morto sul posto, nonostante l’intervento del personale del 118 e dei carabinieri.
La dinamica è ora al vaglio degli ispettori dello Spresal dell’Asl del VCO, che hanno avviato i rilievi per stabilire le cause precise dell’incidente e verificare il rispetto delle norme di sicurezza. La Procura di Verbania è stata informata e ha disposto l’apertura di un fascicolo per accertare eventuali responsabilità.
Sul luogo dell’incidente sono arrivati anche gli agenti della Polizia Locale e i tecnici del servizio di prevenzione infortuni. Le operazioni di soccorso e di messa in sicurezza dell’area si sono protratte per tutta la mattinata. L’azienda, profondamente scossa, ha sospeso le attività produttive in segno di lutto.

Il dramma ha colpito una comunità piccola e fortemente legata al lavoro artigiano della pietra, dove il rischio è parte quotidiana della professione. La Ossola Marmi e Graniti, con sede nella zona industriale di Crevoladossola, è attiva da decenni nella lavorazione del marmo, del granito e delle pietre locali, impiegando manodopera specializzata e fornendo materiale a imprese e cantieri in tutta la regione.
La notizia della morte del 56enne ha destato profonda commozione tra i colleghi e gli abitanti della zona. Molti lo conoscevano da anni e lo descrivono come un lavoratore esperto e scrupoloso, “uno di quelli che non si tiravano mai indietro”. Le indagini dovranno chiarire se la caduta sia avvenuta per una distrazione, per il cedimento di una superficie o per una manovra errata.
Si tratta dell’ennesimo incidente mortale sul lavoro registrato in Piemonte nel 2025. Dall’inizio dell’anno, secondo i dati dell’Inail, sono oltre cinquanta le vittime di infortuni gravi nella regione, un dato che conferma l’urgenza del tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto nei settori ad alto rischio come quello edilizio e industriale.
I sindacati locali hanno espresso cordoglio e preoccupazione, chiedendo “più controlli e più formazione sulla sicurezza”, ricordando che “nessun lavoratore dovrebbe morire per guadagnarsi da vivere”.
Mentre la magistratura prosegue gli accertamenti e l’azienda collabora con le autorità, Crevoladossola si stringe nel dolore della famiglia, colpita da una perdita improvvisa e devastante. In un territorio dove il lavoro manuale è parte dell’identità collettiva, ogni tragedia come questa pesa come un monito: il diritto alla sicurezza resta il fondamento di ogni impresa.
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