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Cronaca
29 Ottobre 2025 - 13:33
Gomme tagliate nella notte a Chieri: via Perotti nel mirino
Una mattina di rabbia e sgomento ha scosso Chieri, dove diversi automobilisti, nel quartiere di via Generale Perotti, hanno trovato le proprie auto con le gomme tagliate. Un gesto assurdo, gratuito, che ha lasciato dietro di sé non solo danni materiali ma anche un clima di inquietudine e paura. La vicenda è ora all’esame dei carabinieri, che stanno cercando di individuare i responsabili.
La scoperta è avvenuta nelle prime ore del mattino, quando alcuni residenti si sono accorti degli pneumatici a terra e hanno lanciato l’allarme. In pochi minuti la strada si è riempita di persone incredule, tra chi cercava di capire se la propria auto fosse stata colpita e chi, con lo smartphone in mano, documentava la scena. “Sembrava un dispetto mirato — racconta un residente — ma in realtà nessuno qui ha ricevuto minacce o avvertimenti. È un atto di pura inciviltà.”
I carabinieri della stazione di Chieri sono intervenuti per effettuare un sopralluogo e raccogliere le prime testimonianze. Al momento, non si esclude alcuna ipotesi: potrebbe trattarsi di un episodio isolato di vandalismo notturno, ma non è esclusa la possibilità che dietro il gesto vi sia una rivalità personale o un atto ritorsivo. Gli investigatori stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, nella speranza che qualche fotogramma consenta di risalire agli autori.
Secondo quanto emerso, sarebbero diverse le auto danneggiate, ma il numero esatto non è ancora stato ufficializzato. Le vetture, tutte parcheggiate lungo la via, presentano tagli netti agli pneumatici, probabilmente inflitti con un coltello o con un oggetto appuntito. “Una rabbia cieca e senza senso”, commenta una residente.
Per molti abitanti, oltre al danno economico, c’è la sensazione di vulnerabilità. Riparare o sostituire gli pneumatici significa spese impreviste, giornate di lavoro perse, auto ferme. Ma la ferita più profonda è psicologica: l’idea che qualcuno, nel buio della notte, possa aggirarsi indisturbato tra le auto di un quartiere tranquillo, colpendo a caso, senza essere visto.
In assenza di testimoni e di un movente chiaro, le indagini si preannunciano complesse. Gli inquirenti stanno cercando di definire l’arco temporale in cui si è verificato il danneggiamento, confrontando gli orari in cui i residenti hanno parcheggiato con le prime segnalazioni del mattino. Ogni dettaglio può rivelarsi utile: rumori insoliti, presenze sospette, movimenti catturati da una telecamera privata.

Via Generale Perotti, strada residenziale di media percorrenza, non è nuova a piccoli episodi di vandalismo. Negli ultimi mesi si erano già registrati furti su auto e danneggiamenti occasionali, ma mai un’azione così sistematica. L’impressione, condivisa da molti, è che si tratti di un gesto premeditato, compiuto da una o più persone che conoscono bene la zona.
Nel quartiere, il sentimento dominante è una miscela di rabbia e rassegnazione. “Non ci sentiamo più tranquilli — racconta un’abitante —. Qui fino a poco tempo fa si dormiva con le finestre aperte, ora si ha paura persino a lasciare la macchina fuori casa.” Il Comune, informato dell’accaduto, segue con attenzione gli sviluppi dell’indagine e valuta eventuali misure per rafforzare la sicurezza.
Il caso, intanto, diventa anche un banco di prova per la convivenza civile. Quando la violenza colpisce la sfera privata — il bene più quotidiano e personale, come l’automobile — la sua eco si fa collettiva. La tenuta di una comunità, oggi, si misura nella capacità di reagire con fiducia, di collaborare con le forze dell’ordine e di non lasciare che la paura si trasformi in sospetto.
A Chieri, questa mattina, la solidarietà tra vicini è stata immediata: ci si è aiutati a gonfiare le gomme, a chiamare il carroattrezzi, a offrire un caffè a chi aveva iniziato la giornata nel peggiore dei modi. Piccoli gesti che, nel silenzio lasciato dal vandalismo, ricordano che il senso di comunità resiste.
Ora spetta agli investigatori restituire risposte. Ma nel frattempo, via Generale Perotti porta addosso il segno di una ferita morale più profonda delle gomme tagliate: quella di una fiducia incrinata, che solo la giustizia potrà — forse — ricucire.
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