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13 Ottobre 2025 - 14:46
Il consigliere comunale Matteo Filippin
Il prossimo Consiglio comunale di Lanzo Torinese, in programma il 23 ottobre, si preannuncia particolarmente denso e animato. Il consigliere comunale e capogruppo di opposizione Matteo Filippin, esponente del gruppo “Lanzo per Noi – LPN”, porterà infatti all’attenzione dell’aula tre mozioni e interrogazioni che toccano temi cruciali per la città: la sicurezza della viabilità in Regione Montebasso, lo stato dei lavori della Casa di Comunità di via Cates 36, e l’emergenza abitativa che da tempo affligge numerose famiglie lanzesi. Tre questioni diverse, ma accomunate da un filo conduttore politico ben preciso: la necessità di riportare al centro dell’azione amministrativa i diritti fondamentali dei cittadini — sicurezza, salute, casa — troppo spesso, secondo Filippin, rimasti sullo sfondo delle priorità comunali.
Il primo intervento sarà dedicato alla mozione per la messa in sicurezza e valorizzazione della strada di Regione Montebasso. L’obiettivo, spiega il documento, è trasformare quella che oggi è una via secondaria dissestata e spesso percorribile solo con fuoristrada in un percorso integrato e sostenibile, in grado di conciliare le esigenze dei residenti con la fruizione turistica dell’area. Filippin chiede al Consiglio di approvare la creazione di un tavolo tecnico multidisciplinare in seno alla Commissione Affari Generali, coinvolgendo Città Metropolitana di Torino, Unione dei Comuni delle Valli di Lanzo, Comune di Cafasse, Ente Parchi Reali, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, AIB, Croce Rossa, Carabinieri Forestali e rappresentanti dei residenti.
Un’iniziativa che si muove su due binari: da un lato la sicurezza della viabilità, messa in discussione da fenomeni di erosione, smottamenti e vegetazione invasiva documentati nel fascicolo allegato alla mozione, con solchi profondi, rifiuti abbandonati e visibilità ridotta; dall’altro, la valorizzazione ambientale e turistica dell’area, attraverso la proposta di installare punti panoramici attrezzati, segnaletica per escursionisti e cicloturisti, isole ecologiche per i residenti, e aree di manovra per mezzi di emergenza.
Filippin invita il Comune ad “assumersi la responsabilità politica e tecnica” di un piano strutturato, che metta ordine a un’area oggi lasciata “a iniziative spontanee o parziali” e che rischia di diventare un problema di sicurezza pubblica tanto quanto di decoro urbano.
Il secondo tema che approderà in aula è quello della Casa di Comunità di via Cates 36, una delle strutture sanitarie previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Piano delle Strutture di Prossimità della Regione Piemonte.
L’interrogazione di Filippin punta il dito contro i ritardi nell’apertura del cantiere per la riconversione dell’ex Casa di Riposo in un presidio sanitario territoriale da 1.050 metri quadrati, finanziato con fondi europei. L’opera, inserita nel programma dell’ASL TO4, dovrebbe essere completata entro il 30 giugno 2026, ma — come sottolinea il consigliere — “a oggi non risulta avviata alcuna attività di cantiere, né esiste un cronoprogramma certo”.
Il documento evidenzia inoltre una forte discrepanza tra la spesa prevista e quella effettivamente realizzata, pari a poco più dell’8%, secondo i dati pubblici del portale OpenPNRR.
La mozione chiede quindi al sindaco Fabrizio Vottero di chiarire lo stato reale dei lavori, le garanzie temporali e finanziarie offerte da Comune e ASL, e soprattutto le azioni in corso per assicurare l’attivazione dei servizi previsti dalla normativa nazionale, che dovrebbe garantire sul territorio di Lanzo medicina di prossimità, presa in carico della popolazione fragile e assistenza domiciliare integrata.
Per Filippin, la vicenda rappresenta “un simbolo delle promesse del PNRR che rischiano di rimanere lettera morta”, un banco di prova per la capacità delle istituzioni locali di coordinare Regione, ASL e Ministero della Salute e di vigilare sull’effettiva realizzazione delle opere finanziate.
Il terzo fronte su cui il consigliere intende portare il confronto politico riguarda invece l’emergenza abitativa e il disagio sociale.
La sua interrogazione ricostruisce con tono severo l’evoluzione del problema a Lanzo, ricordando che già nel 2018 il Comune aveva pubblicato un bando per “l’assegnazione di alloggi di proprietà comunale a cittadini in emergenza abitativa”, ma che da allora “nessuna soluzione strutturale è stata trovata, mentre le richieste sono aumentate e le risposte istituzionali si sono fatte sempre più deboli”.
Filippin richiama la Costituzione e la legislazione regionale piemontese in materia di diritto all’abitazione, denunciando la “crisi di dignità e di rappresentanza” vissuta da chi è costretto a vivere in condizioni precarie. Nella sua interrogazione chiede all’amministrazione di rendere pubblici i dati aggiornati sulle famiglie in difficoltà, sugli immobili comunali effettivamente disponibili, e sulle richieste inevase.
Il tono del documento è esplicitamente politico: «Non chiediamo protocolli né giustificazioni — scrive — ma risposte concrete e immediate. La dignità delle persone non può attendere». A chiusura, Filippin cita Rousseau: «È la società che fa l’uomo. Migliorare l’ambiente è il primo passo per il riscatto dell’individuo».
Un richiamo non solo morale, ma programmatico, alla necessità di politiche sociali capaci di andare “oltre l’assistenzialismo” e di tradurre la solidarietà in strumenti di autonomia e inclusione reale.
Le tre mozioni che approderanno in Consiglio rappresentano dunque una prova politica cruciale per la maggioranza. Filippin chiede all’amministrazione Vottero di uscire dalla logica dell’emergenza e di costruire strategie di medio periodo su tre ambiti che definiscono la qualità della vita di una comunità: vivere in sicurezza, curarsi sul territorio, avere una casa dignitosa.
Il 23 ottobre, a Lanzo, il dibattito non sarà soltanto tecnico o amministrativo: sarà una verifica di coerenza e di visione.
Il consigliere Matteo Filippin
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