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Cronaca

Giaveno, brucia mobili e abbandona rifiuti edili: denunciato un giovane

L’intervento dei Carabinieri Forestali dopo una segnalazione al numero 1515. Sul posto anche i Vigili del Fuoco volontari

Giaveno, brucia mobili e abbandona rifiuti edili: denunciato un giovane

Giaveno, brucia mobili e abbandona rifiuti edili: denunciato un giovane

Un rogo di rifiuti ha richiesto oggi l’intervento dei Carabinieri Forestali e dei Vigili del Fuoco in località Borgata Prese Viretto, nel comune di Giaveno, a seguito di una segnalazione giunta al numero 1515 del Servizio di Prevenzione ed Emergenza Ambientale. L’episodio risale ai giorni scorsi e ha portato alla denuncia di un giovane per gestione non autorizzata di rifiuti, in violazione del Decreto Legislativo 152/2006.

Quando i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Torino sono arrivati sul posto, hanno trovato un incendio di materiali in corso, con fiamme che si stavano propagando in un’area privata di terreno. Dopo un rapido sopralluogo è stato accertato che erano stati bruciati mobili in legno, considerati rifiuti speciali non pericolosi, e che accanto al punto del rogo si trovava un deposito incontrollato di materiale da costruzione: cemento, mattoni, ceramiche e sanitari, accatastati in modo disordinato.

Il quantitativo stimato di rifiuti abbandonati era di circa dieci metri cubi, un volume significativo che ha reso necessario l’intervento di più unità operative. Le operazioni di spegnimento sono state condotte dai Vigili del Fuoco volontari di Giaveno, che hanno rapidamente domato le fiamme ed evitato che il fuoco si propagasse ad altre zone circostanti.

Terminate le operazioni di messa in sicurezza, i Carabinieri Forestali hanno identificato il giovane presente sul posto, un ventenne che stava eseguendo alcuni lavori di ristrutturazione per conto del proprietario del terreno. Dalle prime verifiche è emerso che il ragazzo aveva provveduto in autonomia all’accumulo dei materiali di scarto e al successivo abbruciamento dei mobili, senza essere in possesso di alcuna autorizzazione per la gestione o lo smaltimento dei rifiuti.

Il giovane è stato quindi deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’articolo 256, comma 1, del D.Lgs. 152/2006, norma che punisce chi effettua attività di raccolta, trasporto, recupero o smaltimento di rifiuti in assenza delle prescritte autorizzazioni. L’articolo, modificato dal Decreto Legislativo 116/2025, inasprisce le sanzioni previste per i casi di gestione illecita e abbandono incontrollato, prevedendo pene più severe in caso di reiterazione o danni ambientali accertati.

L’intervento dei Forestali si inserisce nel contesto delle attività ordinarie di controllo e prevenzione dei reati ambientali condotte in provincia di Torino. Le pattuglie del Nucleo Forestale, grazie anche al servizio di segnalazione attivo 24 ore su 24, monitorano costantemente le aree periferiche e rurali dove più spesso si verificano abbruciamenti illegali o sversamenti di materiali di scarto.

Dopo l’identificazione, i militari hanno effettuato documentazione fotografica e rilievi planimetrici per quantificare con precisione l’estensione dell’area interessata dal rogo e dai depositi abusivi. L’intera zona è stata poi messa in sicurezza e sarà oggetto di ulteriori accertamenti per stabilire se si siano verificati danni ambientali diretti al suolo o alla vegetazione.

Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari, e per il giovane denunciato vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. La competenza sull’inchiesta è affidata alla Procura della Repubblica di Torino, che valuterà eventuali ulteriori profili di responsabilità.

L’episodio, pur circoscritto, rappresenta uno dei molti casi che ogni anno richiedono l’intervento dei Carabinieri Forestali nel Torinese. In particolare, la zona montana e pedemontana della Val Sangone è frequentemente interessata da abbruciamenti di materiali di risulta e abbandoni di rifiuti, pratiche che possono provocare inquinamento del suolo e dell’aria e che sono espressamente vietate dalla legge.

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