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Cronaca

Spaccano la vetrata e rubano pure il cibo del cane: notte di paura alla panetteria

I ladri entrano da una porta laterale della panetteria Demartini, portano via soldi, alcolici e generi alimentari. Trovate tracce di sangue, indagano i carabinieri di Ivrea

ladri nella notte a Salassa, colpita la panetteria Demartini: comunità unita, indagini in corso

Ancora un episodio di criminalità nel Canavese. Dopo i recenti furti che hanno colpito diversi esercizi a Cuorgnè, questa volta è Salassa a finire nel mirino. Nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 ottobre 2025, ignoti si sono introdotti nella panetteria Demartini di via Valperga, lasciando dietro di sé danni, rabbia e amarezza.

I malviventi hanno forzato una porta laterale, mandando in frantumi il vetro per accedere ai locali. Una volta dentro, hanno agito in pochi minuti: hanno preso il denaro del fondo cassa, alcune bottiglie, prodotti alimentari e – dettaglio assurdo – perfino il cibo per il cane conservato nel freezer privato dei titolari. Un furto che non lascia spazio a giustificazioni, segno di un degrado che ormai non risparmia nemmeno le piccole attività di paese.

Chi ha colpito lo ha fatto in modo maldestro: tra i resti del vetro spaccato sono state trovate tracce di sangue, probabilmente di uno dei ladri feritosi durante l’effrazione. Saranno i carabinieri della compagnia di Ivrea, che si occupano delle indagini, a cercare di risalire agli autori della spaccata.

A scoprire quanto accaduto, alle prime luci del mattino, sono stati i titolari Elisa e Mauro, che gestiscono la panetteria con impegno e passione. Lo choc è stato forte, ma non abbastanza da fermarli: con l’aiuto di alcuni amici e collaboratori, nel giro di poche ore hanno sistemato il necessario e riaperto al pubblico. Un gesto che racconta la loro forza d’animo e il desiderio di non arrendersi.

La notizia ha fatto presto il giro del paese e del territorio: decine di clienti e conoscenti hanno manifestato solidarietà e vicinanza ai due panettieri, attraverso messaggi e telefonate. Un segnale di affetto che testimonia il legame profondo tra la comunità e chi, come Elisa e Mauro, ogni giorno si alza all’alba per tenere viva una delle poche botteghe storiche rimaste.

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