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Cronaca
17 Ottobre 2025 - 15:08
tenta di investire un carabiniere per sfuggire al controllo: 45enne biellese arrestato dopo una fuga surreale
Una normale operazione di controllo si è trasformata in un inseguimento rocambolesco tra i comuni di Occhieppo, Verrone e Benna, culminato con l’arresto di un uomo di 45 anni, biellese, accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Il tutto è avvenuto nella giornata di giovedì 17 ottobre, durante un servizio di perlustrazione dei carabinieri della compagnia locale.
L’uomo, già conosciuto alle forze dell’ordine e con la patente di guida sospesa, è stato notato dai militari mentre circolava in sella a una moto nei pressi di Occhieppo. Quando il capo pattuglia gli ha intimato l’alt, il centauro ha finto di fermarsi, accostando con apparente docilità. Ma pochi istanti dopo, con un colpo d’acceleratore, ha ripartito a tutta velocità, tentando di investire uno dei carabinieri.
Il militare, colto di sorpresa, è riuscito a scansarsi all’ultimo momento, ma ha riportato una ferita nell’urto di sfuggita. L’aggressione ha fatto scattare immediatamente le ricerche in tutta l’area, con diverse pattuglie allertate per intercettare il fuggitivo.
Dopo poco, il 45enne è stato individuato in una filiale bancaria di Verrone, dove si era recato con disarmante tranquillità, sostenendo di dover “fare un bonifico”. La moto, nel frattempo, era stata nascosta tra gli arbusti del cimitero di Benna, probabilmente nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
I carabinieri lo hanno bloccato e accompagnato in caserma. Dopo le formalità di rito, è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, e sottoposto agli arresti domiciliari. L’arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria.
L’episodio ha destato forte indignazione tra i militari, che sottolineano come gesti simili, sempre più frequenti, rappresentino un rischio grave per la sicurezza degli operatori impegnati nei controlli sul territorio. La prontezza di riflessi del carabiniere ha probabilmente evitato una tragedia, ma l’accaduto riapre il dibattito sulla tutela del personale in servizio e sulle conseguenze penali per chi sceglie di reagire con violenza ai controlli.
Le indagini proseguono per chiarire i motivi del gesto e ricostruire i movimenti dell’uomo prima della fuga. Gli investigatori intendono verificare se dietro l’episodio vi fossero altre irregolarità legate al possesso o all’uso del veicolo.
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