Cerca

Cronaca

Torino, scoperto laboratorio e campo di marijuana lungo la Stura

Blitz della polizia locale in strada dell’Aeroporto, indagini in corso per produzione e traffico di stupefacenti

Torino, scoperto laboratorio

Torino, scoperto laboratorio e campo di marijuana lungo la Stura

Un normale controllo si è trasformato in un importante sequestro di droga. Gli agenti della polizia locale di Torino, reparto Informativo Sicurezza Integrazione, hanno scoperto in strada dell’Aeroporto un piccolo laboratorio per la lavorazione della marijuana e un campo di coltivazione nascosto lungo le sponde della Stura di Lanzo.

Tutto è cominciato quando i “civich”, durante un’ispezione in un’area comunale attrezzata per camper e roulotte, hanno notato una baracca chiusa con un lucchetto nuovo, un particolare insolito in un luogo dismesso. All’interno, la sorpresa: una stanza adibita a essiccatoio, con stendini, due stufette elettriche, forbici e un contabanconote. Sul posto sono stati trovati 1,2 chilogrammi di marijuana già pronta, confezionata per la vendita.

Le ricerche si sono poi estese nelle vicinanze, lungo il greto della Stura, dove gli agenti hanno individuato una struttura in muratura nascosta tra gli alberi. Dentro, 23 buste sottovuoto contenevano altri quattro chili di marijuana, mentre a pochi metri di distanza è stato rinvenuto un campo di sette piante alte quasi due metri, curate e pronte per la raccolta.

In totale, la polizia ha sequestrato circa cinque chili di sostanza stupefacente, oltre alle attrezzature e ai materiali usati per la lavorazione e il confezionamento. Tutto è stato posto sotto sequestro, mentre l’area — di proprietà comunale — è stata sigillata.

La Procura di Torino ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per produzione, traffico e detenzione di droga. Gli inquirenti stanno lavorando per risalire ai responsabili, analizzando le impronte e i residui biologici trovati sui materiali. Non si esclude che la piantagione facesse parte di una rete di microspaccio locale attiva tra la periferia nord di Torino, Caselle e Borgaro.

La zona di strada dell’Aeroporto, già nota alle forze dell’ordine per episodi simili, torna dunque sotto i riflettori. Un’area isolata, perfetta per chi cerca discrezione ma ora al centro di un’indagine che punta a smantellare l’intera filiera di coltivazione e distribuzione.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori