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Cronaca
29 Settembre 2025 - 19:37
Cuorgnè saluta Ignazio Ierardi, volto storico del Bar Umberto
Il paese di Cuorgnè è in lutto per la morte di Ignazio Ierardi, storico gestore del Bar Umberto di piazza Martiri della Libertà, punto di riferimento per intere generazioni. Il 76enne, strappato alla vita da una malattia che non gli ha lasciato scampo, lascia nel dolore la moglie Vanda e i figli William e Heidi. I funerali si terranno mercoledì 1 ottobre alle 14.45 nella chiesa parrocchiale di San Dalmazzo.
La notizia della scomparsa ha scosso profondamente la comunità. In tanti hanno voluto testimoniare vicinanza alla famiglia con messaggi di affetto e gratitudine, ricordando un uomo che ha legato la sua vita alla città.
Tra i ricordi più toccanti quello della sindaca Giovanna Cresto, che in un lungo post pubblicato su Facebook ha voluto salutare Ignazio con parole cariche di emozione: «Caro Ignazio, questa volta l'hai combinata veramente grossa. Nemmeno il tempo di darti un ultimo saluto. Te ne sei andato così, mentre tutti a Cuorgnè speravano che il responso dei medici non fosse così duro come sembrava. Non so dire quante volte sono venuta al Bar Umberto negli ultimi anni. O quante volte ci siamo incontrati per strada o in piazza, mentre salivi o scendevi dal tuo Pandino. Eri un brontolone, avevi sempre qualcosa da dire. E io ti stavo volentieri ad ascoltare. Quante volte abbiamo parlato della nostra Cuorgnè. Mi raccontavi dei malumori della gente, mi dicevi quali lavori erano piaciuti e quali no. E io ascoltavo, controbattevo e spesso facevo tesoro dei tuoi consigli. Mi sono affezionata a te e alla tua famiglia, che negli ultimi tempi è stata ben poco fortunata».

La sindaca ha poi voluto sottolineare la generosità di Ierardi attraverso un episodio recente: «Eri una persona di cuore, di quelli che ti sorprendono con piccoli gesti sinceri. Come un mese fa, quando la Vuelta è passata da Cuorgnè. L'Umberto era chiuso per ferie ma la settimana prima Heidi mi aveva promesso che tu saresti comunque venuto a mettere degli addobbi. Non vedendoti arrivare, noi amministratori, insieme ai volontari, abbiamo iniziato a mettere dei drappi rossi sul vostro dehor, certi che non vi sarebbe dispiaciuto. Quando sei arrivato, verso mezzogiorno, ci hai ringraziato e aiutato a mettere le ultime bandiere. Poi, senza che ti chiedessimo nulla, hai tirato fuori un tavolino, i bicchieri, del prosecco e dell'acqua fresca, invitandoci a fare una pausa. Questo eri: una brava persona e mancherai a tutti i cuorgnatesi».
Un ricordo che sintetizza bene il vuoto lasciato da Ierardi, non solo come commerciante, ma come figura capace di creare comunità con la sua presenza e i suoi gesti semplici e sinceri.

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