Cerca

Attualità

Torino, parco devastato da feste abusive, vandalismi e degrado

A Regio Parco monta la protesta dopo l’ennesima notte di disordini, la politica si spacca sul tema sicurezza e gestione degli alloggi popolari

Torino, parco devastato

Torino, parco devastato da feste abusive, vandalismi e degrado

Nel quartiere Regio Parco la tensione è tornata a salire. Al centro della polemica c’è il complesso ATC di via Ghedini 12, da tempo oggetto di segnalazioni per occupazioni abusive e situazioni di degrado. Le immagini diffuse dai residenti e rilanciate dal capogruppo di Fratelli d’Italia restituiscono un quadro che fa discutere: panchine divelte, cestini dei rifiuti distrutti e usati come latrine, spazi comuni devastati dopo quella che viene descritta come una “grande festa” organizzata da un gruppo di occupanti identificati come appartenenti a nuclei nomadi.

Il tono della denuncia politica è durissimo. «Aspettiamo che demoliscano tutto l’intero complesso prima di intervenire?», è la domanda polemica rivolta al Comune, accusato di inerzia e di aver addirittura definito “fragili” gli abusivi. Da qui lo scontro diretto con l’assessorato, accusato di giustificare comportamenti che, secondo le opposizioni, minano la vivibilità non solo degli spazi pubblici, ma anche la quotidianità degli altri residenti, “italiani e stranieri onesti”, costretti a convivere con danneggiamenti e atti di prepotenza.

La vicenda di via Ghedini 12 non è nuova. Da anni gli alloggi ATC sono al centro di una difficile partita che intreccia emergenza abitativa, gestione del patrimonio pubblico e ordine pubblico. L’occupazione abusiva, soprattutto in alcune palazzine del quartiere, ha generato un clima di insofferenza crescente, con richieste di sgombero rimaste finora senza risposte definitive. L’episodio dell’ultima notte ha riacceso il dibattito: chi denuncia parla di inciviltà e violenza gratuita, chi difende una linea più prudente richiama invece alla necessità di gestire la questione con strumenti sociali e di mediazione.

Intanto, i residenti che vivono nelle palazzine regolari chiedono soluzioni immediate. A preoccupare non è solo la perdita di decoro urbano, ma anche la percezione di insicurezza che cresce a ogni episodio di vandalismo. Il punto critico, sottolineano le opposizioni, è che queste situazioni si ripetono senza che vengano adottati provvedimenti concreti, con la conseguenza di alimentare un senso diffuso di abbandono da parte delle istituzioni.

La polemica ha ormai assunto un carattere politico esplicito. Il capogruppo di Fratelli d’Italia invita ironicamente gli assessori comunali a “includere” gli occupanti vicino alle proprie abitazioni, accusando la giunta di applicare due pesi e due misure. Il Comune, dal canto suo, non ha ancora replicato ufficialmente all’ennesima richiesta di sgombero, ma la questione si intreccia con un tema più ampio: come conciliare tutela sociale, rispetto delle regole e diritto alla sicurezza di chi risiede negli alloggi popolari in maniera regolare.

Quello che emerge da via Ghedini 12 è l’immagine di un quartiere che fatica a ritrovare normalità e convivenza. Tra denunce politiche, rabbia dei residenti e richieste di intervento immediato, la sensazione è che il destino del complesso ATC resti sospeso, simbolo di una ferita urbana che Torino non ha ancora saputo sanare.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori