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Cronaca

Falsi incidenti in Canavese: allarme truffe e cittadini presi di mira tra San Giorgio e Castellamonte

Il sindaco Baudino invita alla prudenza e denuncia il raggiro del denaro contante usato come risarcimento

Falsi incidenti in Canavese: allarme truffe e cittadini presi di mira tra San Giorgio e Castellamonte

Falsi incidenti in Canavese: allarme truffe e cittadini presi di mira tra San Giorgio e Castellamonte (immagine di repertorio)

Aumentano le segnalazioni in Canavese della cosiddetta truffa del falso incidente stradale, una pratica ormai nota ma che continua a mietere tentativi soprattutto ai danni di automobilisti soli o persone anziane. L’ultimo episodio si è verificato a Castellamonte, in via D’Azeglio, dove un uomo al volante di una Fiat Punto grigia ha cercato di fermare un automobilista dopo aver simulato un urto. Un colpo andato a vuoto, perché la vittima non ha ceduto alla pressione e ha preferito non fermarsi.

Non si tratta però di un caso isolato. Anche a San Giorgio Canavese sono stati registrati episodi analoghi nelle ultime settimane. A confermarlo è stato il sindaco Marco Baudino, che attraverso i social ha deciso di lanciare un avviso pubblico per mettere in guardia la cittadinanza.

«Nelle ultime settimane si sono riscontrate un paio di situazioni riconducibili alla truffa del falso incidente stradale, fortunatamente non andate a buon fine – ha scritto Baudino – Il malintenzionato con varie scuse e simulando un rumore di collisione (portiera, specchietto o altro) tenta di fermare il malcapitato per estorcere del denaro a ristoro dell’ipotetico danno».

Il meccanismo è sempre lo stesso: si provoca un rumore o un finto contatto, si ferma la vittima e, con tono intimidatorio, si chiede un risarcimento immediato in contanti. Una dinamica che sfrutta la paura e il senso di colpa degli automobilisti, spingendoli a consegnare denaro pur di evitare complicazioni.

Il sindaco ha voluto anche indicare alcune regole basilari di comportamento: «Non pagare in contanti. Evitate di cedere alla pressione di risarcire immediatamente in contanti. Questo è uno dei segnali più chiari di una truffa. Chiamare le Forze dell’Ordine. In caso di dubbio, contattare sempre le autorità. La presenza delle forze dell’ordine scoraggia i truffatori. Pretendere di compilare il Modulo CAI (ex CID). In caso di incidente, compilate sempre il modulo per garantire una procedura formale».

L’invito, in particolare, è a diffondere l’informazione tra gli anziani, considerati i più vulnerabili a questo genere di inganni. Non a caso, negli ultimi mesi in diversi comuni piemontesi si sono moltiplicate le campagne di sensibilizzazione contro le truffe agli anziani, che restano tra i reati predatori più diffusi.

Il fenomeno del falso incidente non è nuovo: da anni la cronaca registra episodi analoghi in tutto il Paese, con varianti sempre più astute. Alcuni malviventi arrivano persino a danneggiare i propri veicoli o a mostrare finti preventivi di riparazione pur di convincere la vittima a pagare. Tuttavia, la raccomandazione resta una: non cedere alla richiesta di denaro immediato e rivolgersi alle autorità.

La prudenza e la circolazione delle informazioni sono oggi le armi più efficaci contro chi, facendo leva sulla sorpresa e sul panico, cerca di trasformare un falso incidente in una rapina mascherata.

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