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Cronaca
17 Settembre 2025 - 13:00
Arrestato a Verbania un 27enne accusato di 20 furti: spesso il valore dei danni era superiore al furto
Un’intera città presa di mira da una sequenza di colpi che, col passare dei mesi, ha assunto i contorni di una vera e propria emergenza. È finita con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere l’indagine dei carabinieri di Verbania che ha ricostruito la lunga scia di venti furti, sedici consumati e quattro tentati, avvenuti tra marzo e agosto. A finire dietro le sbarre è un 27enne già noto alle forze dell’ordine, accusato di avere colpito ripetutamente scuole, attività commerciali e persino la piscina comunale.
Il giovane non era un nome nuovo per gli investigatori. Già a metà aprile era stato arrestato dopo una serie di tre incursioni notturne all’istituto scolastico Franzosini, dove erano spariti diversi computer e i distributori automatici erano stati scassinati per poche monete. Episodi che avevano mostrato un tratto ricorrente del suo modus operandi: forzare gli ingressi con rapidità, puntare a denaro contante o oggetti facilmente trasportabili e lasciare dietro di sé più danni che bottino.
Dall’analisi dei carabinieri emerge infatti che nella maggior parte dei casi i proventi dei colpi erano irrisori rispetto ai costi sostenuti dalle vittime per riparare porte, serrature e infissi. Esemplare il furto messo a segno a Ferragosto al chiosco della piscina comunale: un’incursione che aveva fruttato appena dieci euro, ma che aveva costretto la struttura a giorni di chiusura per sistemare i danni. Diverso, invece, l’impatto del raid in un condominio cittadino, dove erano spariti due monopattini elettrici dal valore di alcune migliaia di euro.
Il lavoro investigativo, iniziato dopo i primi episodi di primavera, ha richiesto mesi di pedinamenti, analisi delle telecamere di videosorveglianza e riscontri incrociati. La Procura ha ritenuto sufficienti gli elementi raccolti per chiedere al gip l’applicazione della misura cautelare più restrittiva. Il 27enne, già gravato da precedenti denunce per reati contro il patrimonio, è stato quindi trasferito in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Dietro questa catena di furti emerge il profilo di un giovane con pochi scrupoli e un’attenzione quasi nulla alla sproporzione tra rischio e guadagno. La scelta di colpire scuole, negozi di quartiere e strutture pubbliche ha reso la sua azione ancora più visibile, alimentando un senso diffuso di insicurezza tra i commercianti e i residenti. L’arresto rappresenta dunque un segnale forte per una comunità che negli ultimi mesi ha visto crescere il numero di serrande forzate e porte danneggiate.
Ora sarà il processo a stabilire le responsabilità nel dettaglio e a quantificare i danni complessivi. Ma la misura cautelare, arrivata dopo mesi di controlli serrati, fotografa l’urgenza di fermare un’escalation che rischiava di continuare a colpire luoghi simbolo della vita cittadina, dalle scuole frequentate dai ragazzi agli spazi pubblici destinati al tempo libero.
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