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Cronaca

Orrore a Torino: cane ucciso a martellate dal suo padrone

Il cane trovato morto dopo giorni: un crimine di violenza gratuita

Polizia

Polizia (foto di repertorio)

Una scena di orrore si è consumata in un appartamento di via Sospello. Qui, lo scorso 27 agosto, è stata rinvenuta la carcassa di un cane ormai ridotto a un corpo in avanzato stato di decomposizione. La ricostruzione degli inquirenti è agghiacciante: l’animale sarebbe stato ucciso a martellate dal suo proprietario, un uomo italiano di circa sessant’anni, che dopo averlo colpito a morte lo avrebbe lasciato marcire tra le mura di casa, come fosse un oggetto da gettare e dimenticare. Una crudeltà che supera l’immaginazione e che racconta, più di tante parole, la spietatezza a cui l’essere umano può arrivare.

L’intervento è scattato a causa del fetore che si diffondeva dal palazzo. I vicini, preoccupati, hanno segnalato la situazione e sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia locale e sanitari del 118 di Azienda Zero, temendo di trovarsi davanti a un cadavere umano. La verità si è rivelata ancor più agghiacciante: quel corpo senza vita apparteneva a un cane, vittima di un atto brutale e privo di senso. L’uomo non era presente al momento dell’irruzione, ma è stato rintracciato poche ore dopo.

Nell’abitazione della madre, che frequenta abitualmente e che ora si trova ricoverata in una residenza sanitaria, sono stati trovati altri due cani, affidati alle cure delle autorità. La giustizia ha ora il compito di valutare la posizione del responsabile, che rischia fino a tre anni di carcere per uccisione di animale.

Il gesto di colpire a morte un cane con un martello non è solo un crimine: è lo specchio di un degrado morale che trasforma la convivenza con un animale, basata sull’amore e sulla fiducia, in un incubo.

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