Cerca

Cronaca

Sul ponte del Po i carabinieri salvano un 40enne dal suicidio

Notte di paura sul ponte del Po a Casale Monferrato: 40enne tenta il suicidio, carabinieri lo salvano grazie alla segnalazione di un passante

Sul ponte del Po una vita sospesa: i carabinieri salvano un 40enne

Nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 settembre il ponte sul Po è stato teatro di momenti drammatici. Un uomo di 40 anni ha tentato di togliersi la vita arrampicandosi sulla ringhiera, pronto a gettarsi nel fiume. L’allarme è scattato grazie a un passante che ha notato la scena e ha chiamato i carabinieri. Quando i militari sono arrivati, hanno trovato il quarantenne in bilico, in lacrime, mentre ripeteva di non voler più vivere. Poco prima aveva lasciato a terra il portafogli, il telefono e le chiavi di casa, come a voler recidere ogni legame con la quotidianità.

Il dialogo avviato dalle forze dell’ordine è stato fondamentale. Dopo alcuni minuti di tensione, i carabinieri sono riusciti ad afferrarlo e a trascinarlo in salvo, strappandolo a un gesto estremo che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. Un intervento tempestivo che ha restituito una possibilità a un uomo in profonda crisi e che dimostra quanto sia cruciale l’attenzione e la rapidità d’azione in situazioni del genere.

L’episodio, pur conclusosi senza conseguenze irreparabili, riporta in primo piano un tema delicato e drammatico: quello dei suicidi in Italia. Ogni anno nel nostro Paese si contano circa 4.000 vittime, un dato che equivale a un suicidio ogni dieci ore. A dirlo è l’Osservatorio suicidi della Fondazione BRF – Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze. Si tratta di numeri che fotografano un disagio crescente, reso ancora più evidente dalle migliaia di richieste d’aiuto che arrivano alle linee dedicate, come Telefono Amico, le quali segnalano un aumento consistente rispetto al passato.

Nel contesto europeo, l’Italia presenta tassi più bassi della media. Secondo Eurostat, il valore medio dell’Unione Europea è di 10,2 morti ogni 100.000 abitanti, mentre l’Italia si attesta a 5,9, preceduta solo da Grecia e Cipro con percentuali ancora inferiori. Ma la situazione cambia radicalmente spostandosi più a nord e a est: Slovenia, Lituania e Ungheria toccano cifre tre volte più alte, con quasi 20 suicidi ogni 100.000 abitanti.

Se il dato italiano è più contenuto rispetto alla media, la tendenza interna resta preoccupante. L’aumento dei casi registrati negli ultimi anni, soprattutto tra i giovani e le fasce più fragili, è il segnale di un malessere che non può più essere ignorato. Le statistiche europee ci dicono che un intervento strutturato, con politiche di prevenzione e sostegno psicologico diffuse sul territorio, può avere effetti concreti.

La notte sul ponte del Po ha visto prevalere la vita grazie alla prontezza di un passante e all’azione dei carabinieri, ma resta aperta la sfida di affrontare con strumenti adeguati un dramma silenzioso che colpisce migliaia di famiglie ogni anno.




Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori