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Cronaca
04 Settembre 2025 - 10:13
Torino, 103 rimpatri di stranieri con precedenti penali: la Questura rivendica l’impegno per la sicurezza dei cittadini (immagine di repertorio)
La sicurezza dei cittadini resta una delle priorità della Polizia di Stato a Torino. Lo testimoniano i numeri diffusi dalla Questura, che tra l’inizio dell’anno e il 31 agosto 2025 ha eseguito 103 rimpatri di cittadini stranieri irregolari, individuati grazie all’attività dell’Ufficio Immigrazione e al coordinamento con le altre forze dell’ordine.
Secondo quanto precisato, non si è trattato di semplici irregolari. Tra le persone allontanate figurano infatti soggetti con gravi precedenti penali, responsabili di reati che avevano destato forte allarme sociale. Nell’elenco compaiono episodi di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, lesioni, rapine, furti, danneggiamenti, porto abusivo di armi e traffico di droga. Alcuni dei rimpatriati risultavano coinvolti in risse particolarmente violente, durante le quali erano stati registrati ferimenti e danni a beni pubblici e privati.
L’operazione, sottolinea la Questura, ha avuto un obiettivo preciso: impedire che persone considerate pericolose potessero continuare a muoversi sul territorio torinese, restituendo ai cittadini una maggiore percezione di sicurezza.
Molti dei rimpatriati sono stati intercettati nei quartieri più delicati della città: Barriera di Milano, Nizza, Madonna di Campagna e Mirafiori. Zone dove la presenza delle pattuglie è costante e mirata proprio per ridurre situazioni di degrado e tensioni.
Le attività hanno richiesto una forte sinergia tra l’Ufficio Immigrazione e i servizi di controllo quotidiano sul territorio. Una strategia che, secondo le autorità, conferma l’importanza di un approccio integrato, nel quale la prevenzione, l’identificazione e l’espulsione di soggetti con precedenti pericolosi rappresentano strumenti centrali per garantire l’ordine pubblico.
Il dato dei 103 rimpatri in otto mesi segna un passo significativo nella politica di contrasto all’illegalità a Torino. Un segnale che l’impegno delle forze dell’ordine, al di là dei grandi numeri, si traduce anche in interventi mirati nei quartieri e in un lavoro quotidiano a stretto contatto con la cittadinanza.
Immagine di repertorio
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