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Cronaca

Leinì, come un missile in città: sfreccia a 160 all’ora. Fermato dai Civich

Maxi multa per il motociclista di Mappano, mezzo ritirato, e patente sospesa per un anno

A 160 all'ora in pieno paese

A 160 all'ora in pieno paese

A 160 chilometri orari nel centro di Leinì, dove il limite è 50. Una manciata di secondi che trasformano una bravata in un caso di sicurezza urbana. E, questa volta, l’azzardo finisce sotto la paletta della polizia locale: lampeggianti, controllo e sanzioni pesanti. Il messaggio è chiaro: in città la velocità ha un prezzo, salato.

È successo nei giorni scorsi su una strada comunale di Leinì. Durante un controllo di routine, gli agenti della polizia locale — coordinati dal comandante Salvatore Papalia — hanno intercettato un motociclista lanciato a 160 km/h. Il centauro, residente a Mappano, viaggiava oltre tre volte il limite previsto dal Codice della strada per i centri abitati. Un comportamento definito estremamente pericoloso dagli operatori, fermato prima che potesse tradursi in conseguenze ben più gravi.



Per il motociclista è arrivata una sanzione amministrativa da 847 euro, oltre al ritiro immediato del mezzo e alla sospensione della patente di guida. Sulla durata dello stop deciderà la Prefettura di Torino: il provvedimento, secondo quanto previsto dalla normativa per le infrazioni più gravi, potrà estendersi fino a un anno.

Viaggiare a 160 all’ora in città non è solo un illecito: è uno strappo alle regole di convivenza su cui si fonda la sicurezza di tutti, pedoni e automobilisti compresi. Gli interventi come quello di Leinì segnalano una vigilanza costante e mirata nei punti più sensibili della rete stradale locale. È un monito che vale per ogni utente della strada: il rispetto dei limiti non è una formalità, ma un argine concreto al rischio.

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