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Cronaca
03 Settembre 2025 - 09:30
Arrestato a Biella un latitante ricercato in Germania per traffico di droga: lo pedinavano da settimane
Non era un volto nuovo per i carabinieri di Cossato, ma questa volta sul suo capo pendeva un mandato di arresto europeo. Un uomo di 35 anni, residente nel Cossatese, è finito in manette nelle ultime ore con l’accusa di traffico di stupefacenti, reato per il quale era ricercato dalle autorità tedesche. La sua latitanza si è conclusa a Biella, al termine di un’operazione portata avanti dal Nucleo operativo radiomobile di Cossato insieme al Nucleo investigativo provinciale.
Il soggetto, già segnalato in passato per vicende legate al mondo della droga, è stato individuato dopo un servizio di pedinamento e osservazione. I militari lo hanno fermato direttamente nella sua abitazione, senza che opponesse resistenza, e lo hanno condotto nel carcere di Biella. Qui resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa della procedura di estradizione che lo riporterà in Germania per scontare una pena residua di sei mesi.
L’arresto conferma quanto i collegamenti internazionali nel mercato della droga rendano difficile ogni confine e mostrano come anche piccoli centri piemontesi possano diventare crocevia di traffici illeciti. L’uomo era stato condannato oltre confine per spaccio, ma aveva trovato rifugio nel territorio biellese, contando probabilmente di passare inosservato in una comunità che conosceva bene.
Il caso riporta l’attenzione sul fenomeno dei mandati di arresto europei, uno strumento giudiziario che dal 2004 ha sostituito le lunghe procedure di estradizione tra Paesi UE e consente di arrestare e consegnare in tempi più rapidi un individuo ricercato in un altro Stato membro. Negli ultimi anni, anche in Piemonte, non sono mancati episodi di arresti connessi a richieste arrivate dall’estero, soprattutto per reati di droga, frodi fiscali o violenze.
A Biella l’arresto del trentacinquenne non è passato inosservato. La zona del Cossatese, pur non avendo le dimensioni di un grande centro urbano, negli anni ha visto più volte emergere vicende di criminalità legate agli stupefacenti. Questo caso conferma come i controlli capillari e le indagini di prossimità delle stazioni locali possano portare a risultati significativi anche sul piano internazionale.
L’uomo, ora ristretto a Biella, dovrà affrontare le conseguenze delle sue scelte. In Germania lo attende il completamento della pena inflitta, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi se emergeranno nuovi elementi a suo carico. Per il momento resta dietro le sbarre, mentre la giustizia italiana si coordina con quella tedesca per definire i tempi della sua consegna.
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