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Cronaca
29 Agosto 2025 - 12:51
Chieri, Fiat 500 danneggiata e falso biglietto sul parabrezza
Un gesto che sa di beffa oltre che di inciviltà. A Chieri, questa mattina, un cittadino ha trovato la propria Fiat 500 danneggiata mentre era regolarmente parcheggiata in via Massa. Sul parabrezza, al posto di un biglietto con un contatto reale per avviare le pratiche assicurative, solo un foglietto con un numero telefonico inesistente, una sorta di presa in giro che rende ancora più difficile ottenere giustizia.
A denunciare l’accaduto è stato lo stesso proprietario, che attraverso i social ha raccontato l’episodio e lanciato un appello: «Se questa Giuli esiste veramente la prego di ricontattarmi per il risarcimento danni tramite assicurazione. Se qualcuno avesse visto la scena e potesse aiutarmi a rintracciare chi è stato… sarebbe veramente gentile».
Un incidente può capitare a chiunque, ma ciò che lascia l’amaro in bocca è la scelta di fingersi responsabili senza esserlo, fornendo dati fasulli per far credere di voler risolvere la questione. Un comportamento che non solo danneggia economicamente chi subisce l’urto, ma rappresenta anche una violazione delle più elementari regole di convivenza civile.
Il codice della strada parla chiaro: chi provoca un danno a un veicolo in sosta è tenuto a fermarsi e lasciare i propri dati corretti per permettere al proprietario di attivare le procedure assicurative. In caso contrario, si configura omissione di soccorso a cose e danneggiamento, con conseguenze legali e amministrative che possono arrivare a multe salate e alla decurtazione dei punti dalla patente.
Episodi come quello di via Massa, purtroppo, non sono rari. Troppo spesso ci si imbatte in auto rigate, specchietti divelti, urti ai paraurti senza che nessuno lasci un contatto. Questa volta, addirittura, il danno è stato mascherato con un biglietto falso, un gesto che unisce vigliaccheria e malafede.
Ora il proprietario spera nell’aiuto dei cittadini. Qualcuno potrebbe aver visto l’incidente o notato movimenti sospetti intorno alla 500 parcheggiata. Ogni testimonianza può essere utile a rintracciare chi ha provocato il danno e a restituire un minimo di giustizia a chi, da vittima, rischia di dover pagare di tasca propria.
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