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Cronaca

Strambino piange Manoel, 20 anni: morto in un incidente con il quad in Valle d’Aosta

Lavorava con il padre in un ristorante di Champoluc, era stimato e pieno di progetti: funerali rinviati in attesa dell’autopsia

Strambino piange Manoel

Strambino piange Manoel, 20 anni: il giovane morto in un incidente con il quad in Valle d’Aosta

È una ferita che si riapre troppo presto quella che sta vivendo la comunità di Strambino, di nuovo sconvolta da un lutto improvviso e crudele. A poche settimane dall’addio a Gaia Mangolini, la ragazza di 24 anni morta in un incidente con il parapendio a Chamois, il paese si trova a piangere un altro giovane, Manoel Elia Foggetti, appena ventenne, scomparso il 26 agosto in seguito a un incidente stradale in Valle d’Aosta.

Secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri e dalla procura di Aosta, Manoel era alla guida di un quad lungo la regionale 45 della Val d’Ayas quando, per cause ancora in fase di accertamento, si è scontrato con un’automobile. L’impatto è stato violentissimo: il ragazzo ha riportato traumi multipli e, nonostante i soccorsi tempestivi e il trasferimento in ospedale, il suo cuore ha cessato di battere poco dopo l’arrivo.

Manoel viveva a Strambino con la madre Sara e la sorella Aurora, ma lavorava in Valle d’Aosta accanto al padre Rocco, che gestisce una tavola calda a Champoluc, località turistica a poca distanza dal punto dell’incidente. Nel locale aveva imparato il mestiere, soprattutto quello di pizzaiolo, e negli ultimi anni aveva dimostrato grande dedizione e voglia di costruirsi un futuro con le proprie forze. Descritto da amici e conoscenti come un ragazzo solare, rispettoso e generoso, era apprezzato per la sua disponibilità e la passione con cui affrontava ogni impegno.

In paese la notizia si è diffusa in poche ore, lasciando spazio a incredulità e dolore. In molti hanno sottolineato come il destino abbia inferto un colpo durissimo a una comunità che stava ancora elaborando la perdita di Gaia, un’altra giovane vita spezzata in circostanze tragiche in Valle d’Aosta. Due drammi così ravvicinati hanno generato un senso di smarrimento collettivo, con famiglie, amici e coetanei incapaci di rassegnarsi all’idea di due giovani scomparsi a così poca distanza l’uno dall’altra.

Al momento non è stata fissata la data del funerale. La procura ha disposto l’autopsia, passaggio necessario per chiarire le cause della morte e per definire con precisione la dinamica dello scontro. Solo una volta depositati i risultati sarà possibile programmare l’estremo saluto, che si terrà con ogni probabilità la prossima settimana. L’attesa non fa che accrescere la commozione di chi, a Strambino e in Valle, attende di potersi stringere attorno alla famiglia.

Il nome di Manoel resta legato non solo al lavoro e ai sacrifici fatti per costruirsi un futuro indipendente, ma anche a una generazione di ragazzi che si muovono tra studio, impegno e sogni da realizzare. Una vita che si interrompe a vent’anni è sempre una sconfitta collettiva, che scuote l’intera comunità.

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