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Notte di paura sulla linea Night Buster: tre aggressioni tra piazza Vittorio e Pianezza

Autista picchiato, centrale muta, carabinieri sul posto: minori in fuga dopo insulti e calci al bus

Notte di paura sulla linea Night Buster: tre aggressioni tra piazza Vittorio e Pianezza

Una corsa di ritorno dalla movida, tre aggressioni in sequenza e un autista finito in ospedale. Sulla linea notturna GTT che collega piazza Vittorio a Pianezzala notte si è trasformata in un percorso a ostacoli, tra violenza gratuita, procedure d’emergenza che non rispondono e un senso di vulnerabilità che lascia domande aperte sulla sicurezza dei mezzi pubblici nelle ore più delicate.

Sono circa le 3 del mattino quando, in piazza Vittorio, sale a bordo un gruppo numeroso di giovanissimi. Secondo il racconto del conducente poi medicato in ospedale, si trattava di otto ragazzi e tre ragazze, tutti minorenni; le giovani italiane, i maschi di origine nordafricana. Pochi minuti e scoppia la scintilla: uno dei ragazzi afferra una coetanea per il collo e la schiaffeggia con violenza. L’autista attiva la procedura d’emergenza dalla cabina, ma dalla centrale non arrivano risposte. Per fermare l’aggressione interviene in prima persona: viene sputato, colpito a calci e scaraventato a terra. Il polso si gonfia all’istante. A evitare il peggio è l’arrivo dei colleghi che seguivano con le vetture successive: la “baby gang” si dilegua. Il conducente, con altri passeggeri ancora a bordo, porta il mezzo fino al capolinea di Pianezza, quindi chiama un’ambulanza e raggiunge l’ospedale di Rivoli: la prognosi è di quattro giorni.

Non è finita. Durante il turno successivo, il mezzo si guasta in strada Altessano. Il conducente, che riferisce di aver riconosciuto alcuni giovanissimi già saliti a piazza Vittorio, subisce un’aggressione verbale, mentre la cabina viene presa a calci. Anche in questo caso, la procedura d’emergenza non va a buon fine: nessuna risposta dalla centrale. L’autista chiama il 112 dal cellulare. I carabinieri arrivano e identificano i passeggeri presenti, ma i responsabili si sono già allontanati. Più tardi, nel prosieguo del turno, lo stesso gruppo torna a farsi vedere: scambiano il conducente per il collega picchiato, urlano insulti e colpiscono il bus. Il guidatore riesce a farli scendere senza ulteriori conseguenze.



Il tratto comune dei racconti dei due autisti è il silenzio della centrale operativa in due frangenti critici. È un dettaglio che pesa, perché nelle ore della movida — quando l’afflusso è alto e i comportamenti a bordo più disinvolti, tra salti del tornello e alcol consumato senza riguardo — la rapidità delle risposte è decisiva per disinnescare situazioni a rischio. Il fatto che a contenere la violenza siano stati, di volta in volta, la prontezza dei colleghi e l’intervento dei carabinieri, mette a fuoco un vuoto operativo che merita una verifica puntuale.

La cronaca di questa notte ripropone un tema noto: come garantire viaggi sicuri sulle linee notturne senza trasformare l’autista nell’unico argine tra passeggeri e aggressori? Le testimonianze raccolte parlano di minori in gruppo, escalation rapida, difficoltà a contattare chi dovrebbe coordinare gli interventi. Un presidio più visibile nelle tratte sensibili, procedure d’emergenza a prova di guasto e strumenti di segnalazione immediata possono fare la differenza. Intanto, resta l’immagine di un servizio regolare salvato dal sangue freddo di chi guida e dalla rete dei colleghi, in attesa che le responsabilità vengano accertate e che la tratta tra piazza Vittorio e Pianezza torni a essere, anche di notte, un luogo di passaggio e non di paura.

La rete Night Buster, i bus notturni che collegano Torino e cintura

Il bus notturno su cui si sono verificati gli episodi di violenza fa parte della rete Night Buster, il servizio GTT che collega il centro di Torino con i comuni della cintura nelle notti di venerdì, sabato e prefestivi.

Attivo dalle 23 alle 5, il Night Buster copre l’intera estate con 17 linee dedicate che raggiungono 29 comuni dell’area metropolitana: da Rivoli a Settimo, da Caselle a Chieri, da Orbassano a Vinovo. Il nodo principale resta piazza Vittorio Veneto, hub centrale della movida torinese e punto di partenza e arrivo per tutte le corse.

Il servizio non prevede biglietti speciali: si utilizzano i normali titoli di viaggio validi di giorno. Gli autobus, alimentati a metano e dotati di videosorveglianza a bordo, sono pensati per garantire spostamenti sicuri e sostenibili anche di notte.

Secondo GTT e Comune di Torino, il Night Buster è uno strumento di mobilità “inclusiva e responsabile”, utile soprattutto ai più giovani che frequentano il centro in orario notturno. L’obiettivo è ridurre il ricorso all’auto privata, offrendo un’alternativa pubblica e più sicura per rientrare a casa.

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