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Cronaca
20 Agosto 2025 - 11:14
Va in questura per un chiarimento, emerge l’irregolarità: espulso con rimpatrio a Tirana e stop di 5 anni (foto di repertorio)
Un episodio singolare, ma con conseguenze pesanti, si è verificato ad Asti, dove un cittadino albanese si è presentato spontaneamente agli sportelli della questura per ottenere alcune informazioni di carattere amministrativo. Sembrava un atto di routine, ma i controlli eseguiti dagli agenti hanno fatto emergere una realtà molto diversa.
Dalla banca dati è infatti risultato che l’uomo era già destinatario di un provvedimento di espulsione, mai rispettato, e che a suo carico figuravano diversi precedenti penali legati a spaccio di droga ed estorsione. Una scoperta che ha immediatamente attivato le procedure di legge previste in questi casi.
La polizia, dopo aver completato le verifiche, ha predisposto l’accompagnamento coatto alla frontiera. L’uomo è stato condotto all’aeroporto e imbarcato su un volo diretto per Tirana, con un provvedimento che stabilisce anche un divieto di reingresso per cinque anni in tutta l’area Schengen. Una misura che impedisce non solo il ritorno in Italia, ma anche l’accesso in numerosi altri Paesi europei.
Il caso evidenzia l’attenzione delle autorità di pubblica sicurezza sul territorio e dimostra come controlli ordinari possano portare a esiti inattesi. Anche una semplice richiesta di informazioni, se presentata da chi si trova in posizione irregolare, può trasformarsi in un accertamento approfondito capace di far emergere situazioni sommerse.
La vicenda si chiude così con un epilogo netto e immediato: l’espulsione eseguita senza ulteriori passaggi giudiziari, grazie al riscontro immediato degli agenti e all’attivazione delle procedure previste dal diritto sull’immigrazione. Per l’uomo, il ritorno in Italia o in altri Paesi Schengen non sarà possibile almeno fino al 2030.
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