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Cronaca

Diciassette mesi senza verità: via libera ai funerali di Mara Favro

Due persone indagate per omicidio e occultamento di cadavere, indagine ferma in attesa di risposte

 Mara Favro

Mara Favro

La Procura di Torino ha concesso il nulla osta per i funerali di Mara Favro, la 51enne scomparsa l’8 marzo 2024 e ritrovata quasi un anno dopo nei boschi di Gravere, in alta Valsusa. L’autopsia, effettuata subito dopo il ritrovamento, non ha chiarito le cause del decesso. Nonostante l’assenza di certezze, gli inquirenti hanno ritenuto non necessari ulteriori accertamenti e hanno disposto la restituzione della salma alla famiglia, che potrà ora fissare la data delle esequie.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Cesare Parodi, resta in una fase di stallo. Due persone sono ancora formalmente indagate – già da prima del ritrovamento del corpo – con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere: Vincenzo Milione, gestore della pizzeria Don Ciccio di Chiomonte, dove Mara lavorava ed è stata vista viva per l’ultima volta, e Cosimo Esposto, all’epoca pizzaiolo dello stesso locale.

L’esame medico-legale ha rilevato fratture compatibili con scenari molto diversi: da una caduta accidentale a un gesto volontario, fino a un’aggressione. Non è stato però possibile stabilire se tali lesioni siano state provocate prima o dopo la morte, lasciando aperte tutte le ipotesi investigative.

Nel frattempo, i carabinieri proseguono le attività d’indagine, mentre la famiglia attende di conoscere la data in cui potrà dare l’ultimo saluto a Mara. Un epilogo che, almeno sul piano giudiziario, appare ancora lontano.

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